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Kamala Harris? Lo sfondone più clamoroso dei 'giornaloni' italiani: "rinkamaliti" fino all'ultimo

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Titolo del Corriere della Sera di lunedì 4 novembre: "Trump e Harris, ultimi sondaggi a colpe di sorprese". Il catenaccio assicura: "Kamala avanti in Iowa, feudo repubblicano". Stesso giorno, stesso tenore su Repubblica: "Trump oltre il limite", si legge. E questo a causa della "frase schock del candidato repubblicano: i democratici imbroglieranno, le nazioni europee ci derubano. Non mi dispiacerebbe se sparassero alla stampa". Per fortuna però, per i cari lettori, c'è una "battaglia negli Stati chiave" e un "sondaggio favorevole in Iowa" che "rilancia Harris". 

Eccolo qua, sempre l'Iowa. Che assegna sei delegati, che non è l'Ohio, lo stato spesso cruciale perché esempio perfetto del Midwest, metà agricolo e metà industriale, cuore economico dell'America profonda. Uno stato, quello della capitale Des Moines, più famoso forse per aver dato i natali a una delle band metal più estreme degli ultimi 20 anni, gli incappucciati horror Slipknot, loro sì specchio di quegli Stati Uniti che non si riconoscono nel politicamente corretto di cui la Harris e i democratici sono i paladini. Eppure, soprattutto per la stampa italiana che nulla incide ma che molto tifa, quando si parla di States, era diventato improvvisamente la chiave di volta di queste elezioni.

 

 

 

L'illusione progressista di stoppare la seconda ascesa di Trump si è scontrata contro quell'antipatico inconveniente del voto popolare. E così, sorpresa, pure l'Idaho alla fine è finito a Donald, come quasi tutti gli Stati-chiave tradizionali. Per inciso, pronostici che noi di Libero avevamo avanzato nei giorni scorsi: carta cantava, e cantava già in modo chiaro da giorni, forse settimane.

 

 

 

 

Secondo quel sondaggio, condotto da Des Moines Register/Mediacom e rilanciato con grande enfasi dalla stampa italiana più vicina a Kamala, la Harris aveva superato il repubblicano: su 808 probabili elettori, intervistati dal 28 al 31 ottobre, la democratica era in vantaggio con il 47%-44% in uno stato che lo stesso Trump aveva in precedenza vinto due volte. Ad aver operato la svolta, assicuravano, sono state le donne, in particolare "quelle più anziane o politicamente indipendenti, stanno guidando il passaggio tardivo verso Harris", ha affermato il Register. Non è andata così, per la grande delusione dei salottini italiani. 

 

 

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