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Meloni e Mattarella, "il più profondo rispetto per le forze dell'ordine". Lezione alla sinistra

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Le Forze armate "meritano il massimo del rispetto". La premier Giorgia Meloni si riferisce ai militari italiani all'estero, ma anche a coloro che rischiano la vita in Italia per la sicurezza collettiva. Parole, quelle pronunciate in occasione del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, che fanno il paio con il discorso del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ovvie e scontate, ma non in un Paese come l'Italia che è riuscito a dividersi persino su fatti di Verona

Il caso, è bene ricordarlo, è quello dell'agente della Polfer aggredito alla stazione da un immigrato irregolare maliano, Moussa Diarra, Il giovane si era scagliato contro i poliziotti che cercavano di placarlo, armato di coltello. Nel momento in cui si è scagliato contro i militari, un poliziotto gli ha sparato, uccidendolo. La sinistra e le istituzioni cittadine (la giunta è a trazione Pd ed è guidata dal sindaco Damiano Tommasi) sono scese in strada per ricordare Diarra e condannare l'eccessiva reazione dell'agente (peraltro indagato per eccesso di legittima difesa). Ecco che il monito di premier e Capo dello Stato, forse, servirà a riportare il giusto equilibrio e magari anche imbarazzare chi sembra tifare sempre contro le forze dell'ordine.

"E' molto affascinante, penso che" questa del Villaggio Difesa al Circo Massimo "sia un'iniziativa molto utile per far capire ai cittadini quello che fanno i corpi" delle forze Armate, che "è più di quello che possono immaginare e quindi" comprendere "la profondità e la complessità delle nostre forze Armate in un mondo che evolve, di un sistema di difesa che evolve inevitabilmente", ha spiegato la Meloni in visita, appunto al Villaggio Difesa a Roma. "Mi pare che si siano molto attrezzati per stare al passo con i tempi, è un bel modo per celebrare le nostre forze Armate, facendo capire meglio ai cittadini il lavoro straordinario che fanno per tutti noi".  "È un lavoro straordinario - ha proseguito - che questi uomini e queste donne fanno per la nostra sicurezza e per rappresentare l'Italia nel mondo. Ricordiamo che ancora oggi in giro per il mondo ci sono migliaia di uomini che per garantire la nostra sicurezza rinunciano a crescere i loro figli, stare con le loro famiglie, a vivere la loro vita. Penso che quando si ha questa capacità e questa disponibilità di sacrificio è molto importante che gli altri lo capiscano perché queste persone meritano un rispetto straordinario".

Il presidente Mattarella invece ha deposto una corona d'alloro sulla tomba del Milite Ignoto all'Altare della Patria. Accompagnato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il mapo dello Stato ha passato in rassegna i reparti schierati in Piazza Venezia. Presenti all'Altare della Patria il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il presidente del Consiglio, il presidente della Corte Costituzionale, Augusto Antonio Barbera, i vertici di Forze Armate e polizia.  

"Il 4 novembre celebra l’Unità Nazionale e onora le Forze Armate, le cui imprese hanno contribuito a fare dell’Italia una Nazione indipendente, libera, ispirata a valori democratici e di pace. Una data che evoca avvenimenti lontani, guerre e combattimenti sanguinosi che portarono devastazioni e ferite nella società del tempo. Oggi, la Repubblica guarda con rispetto e devozione al percorso che, dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale, alla Liberazione, alla scelta della solidarietà europea e atlantica, ha saputo costruire un Paese coeso, unito, portatore di valori di pace nella comunità internazionale". 

"L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza - ha proseguito il Capo dello Stato - sono oggi poste a difesa delle libertà della società italiana, delle istituzioni volute dal popolo sovrano a tutela dei diritti di ciascun cittadino, operando, sul territorio nazionale, in concorso con le forze di Polizia. Un compito gravoso, in un contesto internazionale denso di tensioni che si sono acuite dopo l’aggressione della Federazione Russa all’indipendenza dell’Ucraina. Le nostre Forze Armate continuano a operare in terre lontane in numerose missioni, sottolineando con il loro impegno la vocazione del nostro Paese a coltivare e preservare il rispetto del diritto internazionale". "Un particolare pensiero va ai nostri militari schierati in Medio Oriente dove, per mandato delle Nazioni Unite e nell’ambito di missioni bilaterali, continuano ad assicurare il proprio contributo per il mantenimento della pace, alleviando le sofferenze della popolazione inerme in una situazione umanitaria drammatica, promuovendo il rispetto del diritto internazionale umanitario. In questa giornata, il più riconoscente e commosso pensiero va a coloro che sono caduti, sacrificando le loro vite per l’Italia. La loro memoria suona esortazione alla coscienza civile del Paese, specie alle giovani generazioni, affinché sappiano percorrere la strada dell’impegno per la difesa dei valori della Costituzione. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro servizio alla Repubblica, alla quale avete giurato fedeltà, merita il plauso e la riconoscenza dei nostri concittadini. Viva le Forze Armate, viva l’Italia". 

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