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Report, Antonella Giuli replica: "Nel mio tempo libero curo mio figlio di 7 anni, gravemente malato"

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Report, il programma di Sigfrido Ranucci, dopo Alessandro Giuli mette nel mirino la sorella, Antonella Giuli, al centro di un servizio che verrà proposto nella puntata in onda questa sera, domenica 3 novembre, su Rai 3. Un servizio anticipato da alcune indiscrezioni di stampa a cui, però, la stessa Antonella Giuli risponde prima della messa in onda.

"Si può costringere una donna, una madre, una professionista che gode della stima dei suoi datori di lavoro a rivelare la verità dolente di una vita privata funestata dalla malattia d’un bambino di 7 anni irreversibilmente malato?". Così Antonella Giuli, sorella del ministro della Cultura, risponde alle accuse mosse contro di lei da Report, accuse di cui dà conto il quotidiano La Stampa.

Le anticipazioni sulla puntata rivelano che Antonella Giuli, che lavora come addetta stampa per la Camera dei deputati con uno stipendio annuo di 120 mila euro, verrebbe accusata di trascurare il proprio ruolo istituzionale per concentrarsi sulla comunicazione a favore di Fratelli d'Italia, grazie a un rapporto di amicizia con Arianna Meloni, sorella della premier.

"Come impiega il tempo libero? Da quello che vedo alla Camera soprattutto in favore del gruppo di Fratelli d'Italia", prosegue l’anticipazione di Report. 

Ma come detto, Antonella Giuli risponde al fuoco e contesta questa versione. "Che cosa fa Antonella Giuli durante il fine settimana? Lavora forse per Fratelli d’Italia? Ho risposto in modo sincero e preciso a quella domanda: vivo il tempo liberato dal lavoro come meglio credo; e cioè, salvi rarissimi casi, con la mia famiglia. Tanto ovvia è stata la mia risposta, quanto è lecito il mio dubbio che tale risposta verrà mandata in onda da Report e, ove ciò accadesse, inquadrandola nel giusto contesto, oltreché nel rispetto del mio diritto alla privacy che non è diverso da quello di ciascun cittadino italiano", rimarca.

Un contesto che spinge la sorella del ministro a rivelare pubblicamente una realtà personale che lei e suo marito avevano scelto di mantenere privata: "I miei fine settimana, i miei pochi attimi di libertà strappata alla vita sociale giornaliera, ma soprattutto le mie notti e i miei tormentati pensieri sono dedicati al mio dovere di madre di due bimbi piccoli uno dei quali (...) affetto da una grave patologia curabile ma non guaribile, tale da rendere necessario il contributo della legge 104 art.3 comma 3. Ecco perché, come tutti gli altri addetti stampa sanno, all’alba sono dispensata dalla selezione della rassegna stampa cui si dedicano i miei generosissimi colleghi: devo preparare mio figlio e portarlo a scuola, dove è atteso da un’ammirevole maestra di sostegno", afferma.

Con questa replica, Antonella Giuli offre una prospettiva diversa sulle sue scelte personali e professionali, rispondendo alle accuse che la trasmissione avrebbe sollevato sul suo operato e il suo impegno lavorativo. Una risposta con cui depotenzia le illazioni sulle sue presunte assenze. "Era necessario che mi spingessi a tanto? Sì e no, considerando il clima di attenzione (aggressione?) mediatica cui vengo sottoposta con crescente morbosità; forse, anche, in quanto sorella d’un ministro della Repubblica... Ma la vera domanda che mi pongo, che vi pongo, è un’altra: è giusto o no che oggi mi ritrovi in questa condizione? Nella condizione di dover giustificare a cielo aperto il diritto, riconosciutomi dalla legge, di accudire il mio intraducibile dolore personificato" nel figlio malato? "Un giorno, se la malattia glielo consentirà, mio figlio verrà a conoscenza di tutto questo e me ne chiederà conto, ce ne chiederà conto. Io so già che cosa rispondergli. Report e tutti coloro che hanno contribuito ad alimentare questi falsi teoremi, che risposta hanno, posto che ne abbiano una?", conclude Antonella Giulia la sua durissima replica.

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