FdI, Mollicone contro La7 per il caso-Vasco Rossi: "Inaccettabile, cos'hanno tagliato"
A sorpresa, Vasco Rossi... è sceso in campo. Un duro attacco al governo, tacciato di fascismo, piovuto con un ricordo del padre postato sui social. Parole pesanti, fuori fuoco, che ovviamente hanno acceso un aspro dibattito e fatto parecchia polemica. E in questo calderone, ora piovono le considerazioni di Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera e responsabile Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia, che ha risposto alle affermazioni di Vasco e a quelle fatte nel programma Otto e Mezzo su La7, che si è occupato della vicenda, attraverso un messaggio sui suoi canali social.
"Ancora una volta sono costretto a replicare alle false e faziose dichiarazioni della puntata di Otto e Mezzo su La7. Invece di leggere tutto il comunicato di risposta al post di Vasco Rossi - in cui condividevo il ricordo profondo e commosso del cantante, che tutti noi ascoltiamo, ma nel quale ritenevo esagerato il suo paragone tra il nazifascismo e l’attuale Governo votato da milioni di persone - gli 'opinionisti' si sono fermati al titolo, mal sintetizzato dall’agenzia”, ha affermato Mollicone, esprimendo il proprio disappunto per come il suo messaggio sia stato, a suo dire, frainteso e ridotto a una sintesi fuorviante.
Mollicone ha proseguito criticando il fatto che i conduttori e gli ospiti della trasmissione abbiano ignorato una parte cruciale del suo comunicato, ovvero il richiamo alla proposta di legge del centrodestra per l’istituzione della Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, una legge voluta dal deputato di centrodestra Mulè e dalla relatrice Grazia Di Maggio di Fratelli d’Italia. “È inaccettabile che né Gruber, né Floris e né Corrias abbiano fatto un minimo accenno a questo punto,” ha aggiunto.
In merito alle parole del cantante Vasco Rossi, Mollicone ha ribadito che il suo paragone tra l’attuale governo e il nazifascismo è “falso”, così come è errato, secondo lui, accusare l’esecutivo di non essere sensibile alla memoria storica, citando iniziative come il Museo della Shoah e il Museo del Ricordo.
"Il fascismo non è tornato". Vasco Rossi attacca e Giovanni Floris lo smentisce
Il fratello d'Italia ha poi risposto alle accuse del giornalista Pino Corrias riguardo a presunte associazioni con gruppi di estrema destra, sottolineando di essere nato dopo l’epoca del Movimento politico Ordine Nuovo, sciolto nel 1974, e di aver frequentato tutt'altro ambiente. Corrias, a suo avviso, avrebbe confuso la storia del movimento politico con quella del Centro Studi, fondato da Pino Rauti con l’intento, ha detto Mollicone, di allontanare i giovani di destra dall’estremismo radicale e indirizzarli verso il Movimento Sociale Italiano.
Mollicone ha concluso il messaggio con un chiarimento sul suo rispetto per l’artista Vasco Rossi: “Ribadisco assolutamente la totale stima artistica nei confronti di Vasco Rossi ma se c’è qualcuno che ha usato parole estreme e surreali in questo caso è stato lui. Suo padre e tutti gli internati militari italiani saranno ricordati grazie a una giornata dedicata al loro ricordo, che solo il centrodestra ha istituito", ha concluso un piccatissimo Mollicone.