Meloni a Porta a Porta: "Minacciata di morte per l'Albania. Chi vuole l'immigrazione clandestina"
Dopo Cinque minuti, la premier Giorgia Meloni passa nell'altro salotto di Bruno Vespa, quello di Porta a porta, sempre su Rai 1. Il tema forte dell'intervista è quello dell'immigrazione.
I centri in Albania "funzioneranno" e sono "la chiave di volta nella gestione dei flussi non solamente italiani" e per questo l'intesa "riscuote tanta attenzione da parte dell'Ue, l'Europa guarda con interesse all'intesa - sottolinea il presidente del Consiglio -. Se tu migrante irregolare che paghi gli scafisti perché arrivi in Italia ma vuoi andare in Germania ti ritrovi fuori dai confini europei, questo è il più grande deterrente. E' fondamentale per smontare questo business, farò di tutto per farlo funzionare: ho tanti nemici ma anche tanti amici" e dunque "li faremo funzionare", "rispettando il diritto internazionale ma creando problemi seri ai trafficanti" che "mi hanno minacciato di morte".
Sulla materia, per Meloni, "c'è aggressività perché la strategia del governo sta funzionando, gli sbarchi sono diminuiti del 60% e i rimpatri aumentati del 30%. Si vuole impedire che ci si metta un freno, ma ho preso degli impegni con gli italiani e farò tutto quello che posso per seguire le indicazioni che ho avuto" dagli elettori.
Un fronte caldissimo è quello dello scontro con la magistratura, come sull'ultimo decreto Porti sicuri approvato dal Cdm nei giorni scorsi dopo lo stop al trasferimento di migranti in Albania imposto dal Tribunale di Roma. "Le argomentazioni con cui il Tribunale di Bologna chiede alla Corte di giustizia europea l'autorizzazione a disapplicare l'ennesima legge italiana da molti è stata vista come un'argomentazione più vicina a un volantino propagandistico che a un atto da tribunale - sottolinea polemicamente la Meloni -. L'argomento della Germania nazista è efficace sul piano della propaganda, sul piano giuridico è più debole".
"Pochi giorni fa - prosegue - il Consiglio d'Europa ha attaccato la polizia italiana, e seguendo questi ragionamenti potrei allora dire che gli immigrati non possono venire in Italia perché l'Italia non è un Paese sicuro. Se noi diciamo che l'Egitto non è un Paese sicuro, parliamo di 140 milioni di persone a cui diciamo che possono venire qui, e chi lo regge l'impatto? Allora penso che qui si stia dicendo che l'Italia non può fermare l'immigrazione illegale e deve accogliere tutti. Si vuole impedire che ci si metta un freno. Addirittura le opposizioni in Europa hanno chiesto una procedura di infrazione che non è contro l'Italia, è contro gli italiani. Farò di tutto per far funzionare il protocollo con l'Albania - ha aggiunto -, che viene osteggiato perché forse si è capito che è una soluzione".