Frassinetti, "fascismo immenso e rosso": il Pd invoca le dimissioni? La risposta: "Mi scuso, ma parlavo di calcio"
"28 ottobre 1984... e chiamale se vuoi emozioni...": a scriverlo su Facebook Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al merito, allegando al post un cuore rosso e uno nero e l’immagine del gol dell’attaccante milanista Mark Hateley che si impone sul difensore interista Fulvio Collovati nel derby di 40 anni fa. Tra i commenti, però, c’è chi ha fatto notare una coincidenza alla deputata di FdI: "Il 28 ottobre è un’altra roba! È il cuore nero senza il rosso", con riferimento alla data della marcia su Roma. Simili i commenti di altri utenti: "Il 28 ottobre mi ricorda altro -1922-...ma lasciamo ad ognuno la propria memoria".
A uno degli utenti, Frassinetti ha replicato scrivendo: "Fascismo immenso e rosso diceva Brasillach". Parole che hanno subito scatenato il Pd. Irene Manzi, responsabile nazionale scuola dem, ha dichiarato: "Dispiace che Paola Frassinetti, solitamente disponibile al confronto sulle questioni che riguardano la vita della scuola, si abbandoni a citazioni del tutto incompatibili con il suo ruolo istituzionale (e non è la prima volta). Citare le parole di Brasillach, collaborazionista dei nazisti e antisemita, sul ’fascismo immenso e rosso' non è accettabile. Le parole sono importanti, a maggior ragione quando si riveste un importante incarico che ha a che fare con l’educazione".
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A dire la sua pure il senatore dem Dario Parrini, che ha chiesto le dimissioni della sottosegretaria: "Può continuare a ricoprire tale incarico una che esalta la Marcia su Roma e uno scrittore filonazista che aiutava i nazisti a catturare gli ebrei? Direi proprio di no. Assolutamente no". La stessa richiesta è arrivata dai senatori del Pd della Commissione Istruzione e Cultura Cecilia D’Elia, capogruppo, Andrea Crisanti, Enza Rando e Francesco Verducci: "La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti è ricaduta nell’apologia del fascismo". E ancora: "Il problema rimane tutto: può un grande paese come l’Italia avere una sottosegretaria all’istruzione palesemente e orgogliosamente fascista? Per noi la risposta è no".
Non è tardata ad arrivare la replica della diretta interessata. "Il mio era un post calcistico e nei commenti rispondo con una battuta, probabilmente infelice - ha detto all'Adnkronos -. Per parlare del colore rosso cito una frase di questo autore. Non ho festeggiato nessun 28 ottobre, ho solo ricordato un gol storico. Ci rido su, mi sembra che sia una tempesta in un bicchiere d'acqua. Festeggiare vuol dire altro. Io ho festeggiato quel gol. Era un riferimento per parlare dei colori, in un dibattito dove si parla di un derby". E infine: "Le intenzioni vanno guardate bene. Chiedo scusa se ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma non volevo. Sicuramente ammetto che l'autore è controverso, non è che lo esalto. Ma il mio commento era semplicemente descrittivo. Non dico 'evviva'".