Repubblica, le prime pagine su Sardegna e Liguria a confronto: giudicate voi...
Il testa a testa dà alla testa a quelli di Repubblica. Come si cambia, quando a perdere è il proprio cavallo. Pardon, candidato.
Nelle ore in cui il centrodestra festeggia la vittoria a sorpresa (ma fino a un certo punto) di Marco Bucci alle regionali in Liguria, sui social e nelle chat sta diventando virale il fotomontaggio che affianca due prime pagine (vere) del quotidiano diretto da poche settimane da Mario Orfeo.
La prima risale al 27 febbraio 2024: al timone del giornale fondato da Eugenio Scalfari c'era ancora Maurizio Molinari e si accoglieva la vittoria del campo largo del centrosinistra alle regionali in Sardegna con il titolo "La Sardegna punisce Meloni". Entusiasmo dilagante per l'impresa di Alessandra Todde (grillina), che l'aveva spuntata dopo "uno spoglio infinito e interrotto in alcuni Comuni" contro il candidato del centrodestra Paolo Truzzu.
Una "vittoria di misura", riconosceva lo stesso quotidiano nel catenaccio di prima: 45,4% dei voti per Todde, 45% per Truzzu. E nonostante l'affluenza non proprio plebiscitaria (52,4%), il test regionale veniva letto come una sentenza politica dal valore nazionale, "Meloni punita", appunto. E a supporto di questa tesi, ecco arrivare trionfale Elly Schlein: "Cambia il vento, l'alternativa c'è".
Non potevano immaginare che il campo largo sarebbe finito miseramente in Liguria, 8 mesi dopo, e proprio in casa dei 5 Stelle. In questo caso, però, a Repubblica preferiscono prendersela con gli elettori che hanno fatto vincere Bucci "per un pugno di voti". Ciononostante, e siamo dalle parti del surrealismo spinto, politicamente il vero vincitore sembra essere un altro: "Meloni esulta ma il Pd è il primo partito al 28%". Non si capisce allora il perché di tutti questi musi lunghi al martedì mattina.