Liguria, la vittoria di Bucci è uno schiaffo ai manettari e una lezione per la sinistra
Marco Bucci è il nuovo governatore della Liguria. La vittoria è arrivata sul filo di lana e forse, anche solo per un attimo, Andrea Orlando aveva sperato di poter mettere le mani sulla poltrona più alta della Regione. Lo spoglio di queste regionali liguri ha ricordato quello della Sardegna, dove la Todde si impose su Truzzo con un minimo scarto. Ma la vittoria di Bucci ha un significato che va ben oltre la dimensione regionale.
È uno schiaffo alla sinistra manettara che si è tuffata sull'inchiesta su Giovanni Toti e ha tentato di infangare la buona amministrazione del centrodestra in tutti questi anni. La campagna elettorale è stata segnata dal veleno sinistro sui moderati. Un continuo assalto sfruttando le inchieste dei magistrati, i domiciliari di Toti e poi il patteggiamento. Ma a quanto pare i liguri la pensano diversamente premiando appunto la buona amministrazione quella di Bucci che a Genova è diventato sinonimo di affidabilità e di buon governo.
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Ma questa vittoria del centrodestra spezza anche il sogno del 3-0 di cui parlavano diversi esponenti del Pd che profetizzavano sconfitte per la coalizione dei moderati in Liguria, Emilia Romagna e Umbria. In queste ultime due regioni si voterà a metà novembre, ma questa sera il primo gol lo ha segnato il centrodestra. Beppe Grillo poi c'ha messo il carico da novanta delegittimando i candidati del campo largo, tra cui pure Orlando, a poche ore dall'apertura delle urne. Una vera sentenza di "morte" per i grillini della prima ora che hanno disertato le urne. Insomma per il centrosinistra si è consumato un vero e proprio disastro. I Cinque Stelle sono letteralmente crollati. Il colpo di grazia gliel'ha dato proprio Beppe: non è nemmeno andato a votare...
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