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Manovra, Foti ammutolisce la sinistra: "Addio mancette elettorali che sfasciano i conti"

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"Al centro dell’azione ci sono ancora le famiglie italiane. Milioni di euro vengono investiti a favore della natalità e a sostegno dei ceti medio-bassi": il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti, lo ha detto a Montecitorio parlando della manovra messa a punto dal governo. Una manovra che ha definito "seria e responsabile" e "che vale più di 30 miliardi di euro: nel pieno rispetto degli obiettivi del programma elettorale del centrodestra". Secondo lui, l'esecutivo è riuscito a mettere sul tavolo "misure attese da anni, su temi che, almeno a parole, sono sempre stati cari alla sinistra; ma per i quali finora non era mai stata intrapresa alcuna azione concreta".

Nei giorni in cui è iniziato l'iter della legge di Bilancio alla Camera, dunque, Foti ha rispedito al mittente le critiche della sinistra: “Gli interventi a favore del lavoro e delle imprese previsti nella Legge di Bilancio 2025 relegano definitivamente nel dimenticatoio mancette elettorali: a partire dal reddito di cittadinanza e dal Superbonus. Il cui unico risultato è stato quello di sfasciare i conti dello Stato. Prive di alcun riscontro si dimostrano essere state anche le infauste chiaroveggenze della sinistra. Che, con un’Italia a guida Meloni, preannunciava crack economici e crisi sociali irreversibili. Amenità smentite da incontrovertibili dati economici. E dal giudizio delle maggiori agenzie di rating che, invece, premiano questo Governo ritenendolo serio ed affidabile". 

 

 

 

La parlamentare di FdI in commissione Bilancio Ylenja Lucaselli, intervistata dall’Adnkronos, ha spiegato che la manovra “segna un cambio di passo perché è strutturale e questo è un valore assoluto”. “E’ chiaro che nel passaggio in Parlamento ci saranno aspetti migliorabili – ha sottolineato -. E ovviamente aspettiamo le audizioni per capire in quali parti secondo gli interlocutori serva un aggiustamento. Ma nei suoi aspetti sostanziali è importante non pensare di stravolgere la manovra che va già molto bene così com’è”.

 

 

 

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