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Spano, Paola Concia inchioda la sinistra: "Considerato un traditore, chi lo ha difeso?"

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"Chi ha pensato a difendere Spano? È stato offeso, vituperato. Quelli di FdI lo hanno definito pederasta, un termine orribile oltre che antico. Chi della comunità Lgbtq+ lo ha difeso?": l'ex parlamentare dem Paola Concia lo ha detto al Corriere della Sera puntando il dito contro la sinistra per non aver preso posizione sul caso di Francesco Spano, l'ex capo di gabinetto del ministero della Cultura che si è dimesso a 10 giorni dalla nomina. "Pochissimi" quelli che si sono espressi sulla vicenda, secondo la Concia, e comunque "non i nomi noti. Eccetto Ivan Scalfarotto, non mi viene in mente nessun altro".

Per la dem, non ci sarebbe stato nessun passo nei confronti di Spano perché "lo hanno considerato un traditore, un’intelligenza che va con il nemico. Nessuno ha pensato semplicemente che è bravo e per questo Giuli lo ha preso con sé. Roba da strapaese. Fosse successa la stessa cosa a un capo di gabinetto omosessuale di un ministro di sinistra, mi immagino, avrebbero fatto intervenire i caschi blu dell’Onu". L'ex parlamentare ha poi confermato che qualcosa di simile è successa anche a lei per via della sua collaborazione col ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara: "Un incarico gratuito, tengo a precisare".

 

 

 

Infine, sulla raccolta di firme di Pro vita e famiglia contro Spano, accusato di aver finanziato un’associazione Lgbtq dubbia, la Concia ha detto: "Da quella accusa è stato scagionato, ma quelle firme sono servite a ricattare una parte di FdI che Spano non lo avrebbe voluto cacciare".

 

 

 

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