Simonetta Matone, la rivelazione sui giudici: "Dove è assente la sinistra arrivano loro"
Simonetta Matone non le manda a dire. La deputata della Lega fa una riflessione da non sottovalutare sul caso Patarnello, il magistrato che in una mail ha definito Giorgia Meloni "pericolosa".
In un'intervista a ilTempo mette le cose in chiaro e sgancia qualche siluro contro la sinistra e anche contro l'Anm che in questo caso ha cavalcato il caso alimentando lo scontro tra toghe e governo: "In questo caso, ha fatto politica. Non ha agito a difesa dell’imparzialità. Una cosa è difenderei magistrati se attaccati ingiustamente, altro è schierarsi dalla parte dell’indifendibile. Laddove la sinistra è assente ci pensano i magistrati, Di fronte a qualsiasi provvedimento del governo, non c’è un commento ragionato, ma solo istruzioni per l’uso su come smontarlo, smantellarlo e renderlo inefficace. Il sapere giuridico non dovrebbe essere utilizzato per fini politici. Lo trovo inaccettabile".
"Carta della disperazione", "Dato storico": Malone zittisce in tv la Boldrini che insulta la Lega
Sulle soluzioni a questo annoso conflitto tra il potere esecutivo e quello giudiziario, la Matone ha un punto di vista piuttosto semplice e incisivo: "È necessario riportare i magistrati nell’ambito della giurisdizione. Basti pensare a strumenti come la separazione delle carriere, un valido strumento per ricondurre il sistema alla normalità. Basta, purtroppo, leggere il sito di Magistratura Democratica per capire che allo stato, purtroppo, non lo è". Insomma, il dibattito è aperto. Ma di certo i consigli e le dritte di Simonetta Matone non sono da sottovalutare...
Contro Patarnello perfino l'Anm. E Nordio valuta l'invio degli ispettori: toga rossa accerchiata