Alessandro Di Battista, "forse torno in politica". Ma non con il M5s...
A volte (forse) ritornano. Parliamo di Alessandro Di Battista, l’ex stellina dei Cinquestelle prima maniera, poi auto esiliatosi in Sudamerica a scrivere libri e reportage. Intervistato nel teatro di Nardò da Gianluca Veneziani, nell’ambito del Festival “La Neretina”, l’ex grillino ha ammesso di sentire la mancanza della politica e non ha escluso il ritorno in campo. «Che faccio ora? Quello che amo fare: politica e informazione al di fuori delle istituzioni. Questo ha un’utilità al di là della condivisione o meno».
Poi la confessione: «Se dovessi sentire il bisogno di tornare in politica, lo farei con qualcosa del tutto nuovo, non con i Cinquestelle. Ci penserei - ha proseguito l’ex parlamentare - solo per spirito di responsabilità», confessando anche che «mi sarebbe piaciuto fare il ministro». Nelle due ore di intervista Di Battista ha sciorinato tutto il suo repertorio di posizioni eterodosse. la più forte? «L’Italia è una colonia Usa e non possiamo ribellarci».
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Ma cosa c’è dietro questo nuovo protagonismo di Di Battista? I bene informati sostengono che “Dibba” sia prossimo al ritorno sulla scena politica. Come detto non lo farebbe con i Cinquestelle, ma più probabilmente con un soggetto nuovo di zecca che prenderebbe le mosse dalla sua associazione “Schierarsi”. Resta da capire se vorrà ripartire da zero o se proverà ad inserirsi nella querelle tra il suo mentore e inventore, Beppe Grillo, e il capo dei Cinquestelle Giuseppe Conte. Un’altra cosa interessante è che queste confessioni siano state fatte davanti a una platea, quella della “Neretina” sostanzialmente di centrodestra. Chissà che Di Battista non provi a inserirsi in quel campo. Non ci resta che aspettare le prossime mosse.
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