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In quel Ministero serve silenzio

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La Cultura è un posto che scotta, il ministro non fa in tempo a sedersi che si ritrova in qualche guaio. Il Centrodestra per ingenuità e inesperienza del luogo ha sottovalutato l’importanza di quel dicastero, eppure il palazzo è un complesso imponente nel cuore di Roma, il Collegio Romano, ma evidentemente non basta e così prima Sangiuliano ha perso la testa per una bionda a cui ha concesso una confidenza e una fiducia mal riposte, poi nel marasma totale è arrivato Alessandro Giuli il quale ha il compito di rimettere le cose a posto parlando pochissimo (il mio consiglio è niente), facendo molto, pesando gli atti, controllando i fatti. Giuli è un’ottima persona ma deve capire alla svelta che niente gli sarà perdonato, nessuna svista gli sarà condonata.

La sua missione non è quella di fare bene, ma di dimostrarsi superlativo per la semplice ragione che il ministero della Cultura è il feudo più importante della sinistra anche e soprattutto quando non governa (...)

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