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Dossier sui poliziotti razzisti, Tajani si muove contro il Consiglio d'Europa: "Forte sdegno"

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"Ho dato istruzione al rappresentante permanente italiano presso il Coe (Consiglio d'Europa) di esprimere il forte sdegno del governo per il contenuto inaccettabile del rapporto Ecri": a dirlo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha rilanciato la protesta formale del governo a proposito del rapporto della Commissione anti-discriminazione del Consiglio d'Europa, che di fatto ha definito l'Italia un Paese "razzista" sia dal punto di vista politico che delle forze dell'ordine. "Le nostre forze dell'ordine non sono razziste - ha controbattuto Tajani in un post su X -. Pretendiamo rispetto per chi serve l'Italia garantendo la sicurezza di tutti".

A parlare di sdegno è stato anche il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Dopo le parole di Piantedosi, con forza ed autorevolezza, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Tajani, ha giustamente condannato le parole offensive ed intollerabili del Consiglio d'Europa nei confronti delle Forze dell'ordine italiane accusate di razzismo - ha dichiarato in una nota -. Il Consiglio d'Europa si è ricoperto di vergogna e ha confermato, una volta di più, la sua totale inutilità".

Di qui l'impegno a portare "questo sdegno italiano e il disgusto di tutto il popolo in divisa nelle Aule del Parlamento, nei prossimi giorni, quando discuteremo al Senato un provvedimento riguardante il comparto sicurezza. È bene che anche nelle aule parlamentari italiane si esprima la più forte condanna nei confronti del Consiglio d'Europa, organo pletorico, vaniloquente e assolutamente inutile. Che si diletta in espressioni offensive e in prese di posizioni quasi sempre sbagliate e improprie - ha sottolineato Gasparri -. Il popolo in divisa è indignato e con lui tutti noi. E lo diremo chiaro e forte nelle aule del Senato per esprimere la doverosa condanna nei confronti di chi non ha offeso soltanto le Forze dell'Ordine italiane, ma la nostra intera nazione. Il Consiglio d'Europa farebbe meglio a trovarsi qualcosa di utile da fare invece di causare costi inutili per i cittadini del nostro continente". 

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