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Fassino difende il dossier sulla polizia? Insorge la Lega: "Faccia tosta a sinistra"

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"Irraggiungibili livelli di faccia tosta a sinistra": non ci sta il deputato della Lega Nicola Ottaviani, che risponde così al commento di Piero Fassino sul rapporto dell'Ecri, la Commissione contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa. Un rapporto in cui si definisce l'Italia un "Paese razzista" in cui la Polizia "discrimina" rom, immigrati e comunità Lgbtq. Se da una parte in molti, compreso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, hanno condannato le accuse infondate di razzismo contro le forze dell'ordine italiane, il dem invece ha definito "strumentali" le polemiche scaturite da quel rapporto.

"Come fanno alcuni parlamentari di Montecitorio, pagati mensilmente da tutti gli Italiani, anche solo lontanamente a pensare che operatori dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia agiscano fuori dal dettato costituzionale, addirittura in odore di razzismo? - ha proseguito Ottaviani -. L’Ecri, autorità tutt’altro che indipendente, che al massimo si limita ad una ’raccomandazione', dimostra di fare politica in modo ’sinistro': la discriminazione razziale non fa parte della nostra cultura, sì identitaria ma anche legalmente inclusiva. A Fassino e ai detrattori improvvisati delle nostre Forze dell’Ordine, a proposito di ’raccomandazioni' gratuite, vorrei consigliare minore audacia e maggior saggezza, magari nel solco del Vescovo Adamo da Brema, che spesso raccomandava ’nisi caste saltem caute', se non con castità almeno con prudenza". 

Indignato anche il deputato del Carroccio Anastasio Carrà: "Da che parte sta Fassino? Con donne e uomini che ogni giorno rischiano la vita per tutelare la nostra o con una discutibile organizzazione internazionale pagata con i nostri soldi per attaccare pesantemente le nostre Forze dell’Ordine?". La senatrice leghista Mara Bizzotto, invece, ha definito "ipocrita" la sinistra: "A chi ci accusa di polemiche strumentali, chiarisco che non c’è alcuna profilazione razziale da parte delle Forze dell’Ordine italiane ma, evidentemente, gli hanno ’rubato' le parole di bocca". 

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