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Verona, bufera sull'assessore di Tommasi: "Parole eversive sull'immigrato col coltello, si dimetta"

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Come facilmente prevedibile, è diventata un caso politico la morte dell'immigrato maliano Moussa Diarra. L'uomo aveva dato in escandescenze e aveva aggredito con un coltello un gruppo di agenti, un poliziotto ha risposto con colpi di pistola uccidendolo. "Non ci mancherà", ha detto a caldo il ministro delle Infrastrutture, vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini. Apriti cielo, con la sinistra che ha iniziato a insultarlo. 

Quindi la notizia dell'indagine sul poliziotto per "eccesso colposo di legittima difesa", con il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che si è messo "personalmente a disposizione" per la tutela morale e legale dell'agente. Ma è soprattutto l'assessore alle Politiche giovanili del Comune di Verona, maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Damiano Tommasi, ad aver scatenato un putiferio per una sua dichiarazione. "A un bisogno di aiuto e cura si è risposto a colpi di pistola", recita una storia su Instagram con cui Jacopo Buffolo ha chiesto ai veronesi di scendere in piazza davanti alla stazione di Porta Nuova per lasciare un fiore o un ricordo in memoria dell'immigrato morto. 

L'espressione, poi eliminata dal social, è stata interpretata come un attacco alle forze dell'ordine dalle forze di opposizione di centrodestra. Il coordinatore di Forza Italia ed ex sindaco Flavio Tosi le ha definite "parole eversive, sconcertanti e vergognose", invitando l'assessore a dimettersi.

"Agli sciacalli che ci chiedono di scegliere - la replica dell'assessore Buffolo - tra la solidarietà umana a Moussa e la collaborazione con le istituzioni preposte a garantire la sicurezza, rispondiamo che le due posizioni non si escludono e non si devono escludere. Mi rammarico nel vedere che, di fronte all'invito al cordoglio e alla commemorazione collettiva di un ragazzo di 26 anni, si preferisca spostare l'attenzione su altro. E' proprio chi sposta l'attenzione sulla sicurezza che ha la responsabilità di non governare i fenomeni migratori e che investe più di 800 milioni di euro in campi di detenzione in Albania o chi, in Regione Veneto - conclude - continua a tagliare sulla salute mentale". 

 

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