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Daniele Capezzone: "Patarnello? Qua ci dicono che è il più moderato: ammazza..."

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"Non c'è dubbio su quale sia il tema stra-dominante sui quotidiani di oggi": la mail diffusa domenica da Il Tempo di un magistrato, Marco Patarnello, che rivolto alle altre toghe sparava a palle incatenate contro Meloni, "dobbiamo reagire, prendere provvedimenti...". Insomma, "un comiziaccio politico", chiosa Daniele Capezzone nel suo Occhio al caffè, la rassegna politicamente scorretta di oggi.

"Libero mette quella mail in rapporto con una serie di prese di posizione precedenti, pubbliche e non di altri magistrati", ricorda il direttore editoriale di Libero disegnando un quadro più complesso e inquietante. E sullo sfondo "c'è anche il lato europeo della battaglia. La Corte di Giustizia Ue da una cui sentenza origina tutta la vicenda dei migranti in Albania sembra attribuire una latitudine immensa al potere dell'interprete, cioè del singolo giudice nazionale, fino a sindacare qualunque sia il provvedimento in cui ciò sia contenuto la classificazione che un paese fa degli altri paesi ritenuti sicuri o non sicuri".

Ma qual è lo sforzo di Corriere della Sera, Stampa e Repubblica? "Il messaggio del magistrato è normale! Stanno in chat... Anzi, qualcuno dando voce ai rappresentanti di Magistratura democratica, ci fanno sapere pure che Patarnello è uno dei più moderati! Un lettore distratto potrebbe dire: 'Ammazza, se questo è moderato gli altri che sono? Come Hamas e Hezbollah? Ma no, voi non potete neanche lontanamente pensare una cosa del genere perché nel frattempo è intervenuto il garante, cioè il presidente della Repubblica, che parlando ad altri e di altro ha rivolto un invito a tutte le istituzioni a collaborare". Naturalmente, conclude Capezzone, per Repubblica le parole di Mattarella sono "una botta in testa al solo governo".

 

 

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