Giorgia Meloni, ecco il gradimento dopo 2 anni di governo
La luna di miele tra governo Meloni ed elettori prosegue: è questo il verdetto dell'ultima analisi condotta da Vis Factor. La fotografia dello stato di salute dell'esecutivo a due anni dall'insediamento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi è la seguente: il gradimento dell'esecutivo è stabile, la premier risulta essere prima tra i leader mentre Antonio Tajani è il ministro più apprezzato. Forza Italia è davanti alla Lega mentre tra gli elettori predomina una percezione negativa su tasse e manovra appena approvata dal CdM, lo scorso martedì.
Secondo la società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico, che attraverso il super-indicatore Human Index fa convergere i dati raccolti tramite i sondaggi quantitativi e quelli tramite web e social listening, ottenuto in collaborazione con Emg, il gradimento del governo cala leggermente dal 46,9% dell'ottobre del 2023 al 46,1% attuale. La maggioranza taglia dunque il traguardo del secondo anno di legislatura con orientamento stabile degli italiani nei suoi confronti.
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Nella top five relativa al gradimento dei leader di partito al primo posto troviamo Meloni, fondatrice di Fratelli d'Italia, con il 39,3%, seguita da Tajani (Forza Italia) con il 33,6%, Elly Schlein del Pd con il 30,9%, Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle con il 29,7% e Matteo Salvini con il 26,5%. Sul versante ministri, come detto, in vetta c'è Tajani titolare degli Esteri seguito da Guido Crosetto (32,7%, alla Difesa), Adolfo Urso (31,7%, allo Sviluppo economico), Gilberto Pichetto Fratin (29,7% all'Ambiente) e Matteo Piantedosi (29,6% agli Interni).
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Sulle intenzioni di voto ai partiti Fratelli d’Italia al 28,8%, il Partito Democratico al 22,6%, il Movimento 5 Stelle al 12,3%, Forza Italia al 9,2%, la Lega all’8,2. A seguire Sinistra Italiana Verdi con il 6,4%, Italia Viva al 2,5%, Azione al 2,4.
Per quanto riguarda invece la legge di bilancio, il sentiment è negativo al 60,2% e le emozioni più associate alle discussioni sono preoccupazione (25%), delusione (21%) e frustrazione (14%). I concetti usati con maggiore frequenza dagli utenti in post e commenti analizzati sono “banche e assicurazioni”, “nuove tasse”, “taglio cuneo” e “cuneo fiscale”, “aumento accise”, “risorse sanità”, “taglio ministeri”, “tassa extraprofitti”. E sarà proprio su fisco e lavoro che il governo dovrà lavorare maggiormente nelle prossime settimane, anche e soprattutto dal punto di vista della comunicazione. Perché in politica la "percezione" vale tanto quanto la realtà. A volte anche di più.