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Salvini e l'Albania, "tribunale o centro sociale?": la mobilitazione di piazza contro le toghe di sinistra

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"Alcuni giudici scambiano il tribunale per un centro sociale". Matteo Salvini ad alzo zero contro la magistratura politicizzata, all'indomani di una giornata durissima sul fronte giustizia e immigrazione.

Venerdì mattina l'udienza a Palermo nel processo Open Arms, con l'avvocato difensore del leader della Lega Giulia Bongiorno che ha puntato il dito contro Oscar Camps, il fondatore dell'ong spagnola, che nell'estate 2019 avrebbe fatto di tutto per far cadere l'allora ministro degli Interni, rifiutando "innumerevole volte" lo sbarco, da Malta alla Spagna, puntando solo e soltanto all'Italia. Una manovra politica quella di Open Arms, secondo la linea difensiva del vicepremier, e un "processo politico" quello imbastito a Palermo.

Nel pomeriggio, la bomba: il Tribunale di Roma giudica "illegittimo" il trasferimento dei 12 migranti irregolari dall'Italia all'Albania, smantellando di fatto l'accordo tra Roma e Tirana e provocando la reazione furiosa della premier Giorgia Meloni e di tutta la maggioranza. 

"Mi sembra evidente, che c'è una parte di magistratura che fa pesantemente politica di sinistra - tuona oggi Salvini -. C'è qualche giudice che pensa di essere in un centro sociale più che in un tribunale. Se non gli piacciono leggi sull'immigrazione, si candidino alle elezioni e chiedano i voti degli italiani". Salvini, che questa mattina ha parlato a un incontro con gli elettori in piazza San Giovanni a Imperia, nel frattempo ha già chiamato alla mobilitazione il popolo della Lega. 

Il segretario ha infatti convocato con massima urgenza un Consiglio federale della Lega dopo "l’attacco all’Italia e agli italiani sferrato da una parte di magistratura politicizzata". Il riferimento, come detto, è duplice: il caso Albania e quello Open Arms.

Nei prossimi giorni la Lega presenterà nei Comuni italiani mozioni per ribadire la necessità di difendere i confini, mentre sabato 14 dicembre e domenica 15 dicembre ci saranno gazebo in tutte le città italiane in vista della sentenza Open Arms in agenda a Palermo il giorno 20 dicembre. Per Salvini "chi impedisce di difendere i confini mette in pericolo il Paese". 
 

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