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Viktor Orban su Salvini in tribunale: "Perché ti meriti una medaglia"

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"Colpevole di aver difeso l'Italia". Matteo Salvini è a processo per il caso Open Arms e in piazza davanti all'aula bunker del carcere Paglairelli di Palermo, nel giorno dell'arringa difensiva di Giulia Bongiorno, scende il popolo della Lega per sostenere il suo leader.

In qualità di ministro degli Interni all'epoca dei fatti, nell'agosto 2019, Salvini rischia 6 anni di carcere per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per aver impedito per 19 giorni lo sbarco sulle coste siciliane di 147 migranti a bordo della nave della ong spagnola. Un primo piano di Salvini e le scritte "La difesa della patria è un sacro dovere del cittadino" e "Colpevole di aver difeso l'Italia", sono stampate sulle t-shirt 'stile wanted' indossate dai parlamentari nazionali, europei e regionali del Carroccio e anche da alcuni militanti del partito mentre in sottofondo viene trasmessa in diretta l'arringa della Bongiorno. In piazza anche i ministri Giancarlo Giorgetti, Giuseppe Valditara e Roberto Calderoli.

Ma a Palermo guardano anche i vari leader dei Patrioti europei, tutti a fianco di Salvini. Dopo l'olandese Geert Wilders, si è speso anche il premier ungherese Viktor Orban, che commentando l'arrivo di Salvini a Palermo scrive su X: "Siamo con te, amico mio. Matteo Salvini merita una medaglia per aver difeso l'Europa". 

 

 

"Sono qui perché ero al governo con lui in quel momento e, secondo, perché sono della Lega come lui", sono invece le parole del ministro dell'Economia Giorgetti, davanti all'aula bunker. "Siamo qui per mostrare vicinanza al segretario della Lega ma soprattutto la vicinanza a un italiano che, esattamente come aveva promesso agli italiani, ha difeso i confini del Paese dall'invasione clandestina e dal traffico di uomini", spiega il sottosegretario Alessandro Morelli.

"Oggi Salvini è in un Aula di tribunale per un processo politico. Non esiste in quasi nella parte del mondo democratico che un ministro vada a processo per aver fatto il suo dovere. Questo significa che in Italia se fai bene il tuo lavoro e non sei di una certa parte del sistema rischi il processo. Dal mio punto di vista questo è assolutamente vergognoso, io spero che Salvini sia assolto perché non ha compiuto nessun reato ha solo difeso il suo Paese", tuona Andrea Crippa, vicesegretario della Lega.

"Salvini ha fatto esattamente quello che un ministro dell'Interno deve fare. Il ministro dell'Interno è l'autorità nazionale di pubblica sicurezza e, che si chiami Salvini, Lamorgese, Piantedosi, Minniti o Alfano, ha il dovere istituzionale, politico, morale ed etico di difendere i confini italiani - aggiunge il sottosegretario agli Interni Nicola Molteni -. Salvini lo ha fatto e credo che difendere i confini non può essere considerato un reato ma un atto istituzionale e politico che va nella direzione di salvaguardare l'interesse nazionale. Sono stato 14 mesi con lui - conclude -, abbiamo fatto due decreti sicurezza e credo che quella sia stata una stagione politica straordinaria per la dignità e l'onore del nostro Paese". 

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