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Giorgia Meloni, insulto choc alla manifestazione pro Pal: "Ti tagliamo le game"

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Bandiere, fumogeni rossi, striscioni e kefiah a sostegno della causa palestinese. Sono centinaia le persone che si stanno radunando per le manifestazioni pro Palestina a Roma e a Milano. E come sempre dal corteo si sentono i soliti insulti contro le istituzioni e i soliti slogan contro Israele. "Stop al genocidio del popolo palestinese, stop al massacro in Libano, Palestina libera", si legge su uno striscione in testa al corteo della capitale. "Stop genocidio, di madre, padre in figlio, libereremo ogni miglio", recita un altro. Di fronte, da un furgone le casse riproducono musica. Su alcuni striscioni si leggono invece le scritte "fermare subito i bombardamenti in Libano, con la Palestina sempre", "Fermiamo il genocidio" e" diritti e libertà per il popolo palestinese".

"Ogni 7 ottobre aspettatevi i massacri di Hamas fino alla vittoria. I figli di Giorgia Meloni sono tutti drogati sotto i ponti". Queste parole sono state pronunciate - anzi: gridate - da una donna avvolta dalla bandiera tunisina alla manifestazione a sostegno della Palestina che ha luogo a Milano. "Giorgia Meloni non metta mai piede in Tunisia che le tagliamo le gambe. L’Italia dal nord al sud è occupata da Israele. Israele fascista, stato terrorista", ha proseguito la donna.

"Non va messo in discussione il diritto di manifestare, però bisogna tenere conto che certe manifestazioni di sostanziale antisemitismo anche violento che stanno producendo sono un fenomeno tutt'altro che marginale o risolvibile con dichiarazioni di circostanza. Deve vederci impegnati nei prossimi mesi in termini di volontà di emarginazione di queste forme di violenza". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, oggi a Firenze, alla Festa del Foglio, riferendosi anche alla manifestazione pro Palestina del 5 ottobre scorso a Roma, nel corso della quale si sono verificati disordini.

 

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