Renzi-Giuli, volano stracci in aula: "Che ci azzecca?", "Mi adeguerò alle sue capacità cognitive"
Scintille in aula tra il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e il senatore Matteo Renzi durante il question time a Palazzo Madama relativo alle polemiche sulla gestione di Ales, società partecipata del ministero della Cultura, sotto la guida di Fabio Tagliaferri. "Sangiuliano ha scelto per la guida di Ales uno con un curriculum impresentabile e ridicolo", non avendo "alcuna esperienza manageriale", ha attaccato il leader di Italia Viva, precisando che Tagliaferri "ha come grande pregio quello di essere stato assessore ai servizi sociali a Frosinone" e "di aver detto in tv che si forma guardando i video di Giorgia Meloni anche se non risulta un tutorial su come si governa Ales".
"Allora la domanda è - ha proseguito l'ex premier - questa nomina è stata fatta sulla base di una valutazione di merito o in nome dell'amichettismo, come io penso?". Poi, rivolgendosi a Giuli: "Siccome lei sta facendo un repulisti, come leggo, la domanda è se non vuole fare pulizia pure di Tagliaferri". Renzi ha quindi citato il discorso programmatico del ministro in Commissione Cultura alla Camera, sottolineando di averci visto citazioni di "Monicelli e del Conte Mascetti": "Che ci azzecca Hegel e la rivoluzione dell'infosfera globale con un Ncc di Frosinone alla guida di un'azienda culturale?".
Non si è fatta attendere la secca replica di Giuli: "Prometto che farò del mio meglio per adeguare il mio eloquio alle capacità cognitive del senatore Renzi". Poi, entrando nel merito della questione, ha spiegato: "Ales ha sempre seguito per il reclutamento procedure di valutazione comparativa imparziali e trasparenti in conformità con la legge. Da quanto risulta a questo ministero le assunzioni sotto la presidenza Tagliaferri non hanno suscitato reclami o impugnative". E ancora: "Da parte nostra si conferma la regolarità e il ruolo professionale di Tagliaferri, che vanta un'indiscussa esperienza manageriale. Ho l'impressione che questa polemica abbia la natura di un noioso pourparler. Peccato che il mio predecessore abbia chiuso Itsart, per evitare lo spreco di fondi pubblici, altrimenti sarebbe stata una buona piattaforma per trasmettere un racconto poco avvincente". Infine la stoccata: "Ne approfitto per confermare la mia stima nei confronti di Antonella Manzione, scelta per l'ufficio affari legislativi dall'allora premier Renzi, che mi lusingai di difendere in pubblico dall'accusa di aver trasformato Palazzo Chigi in un comitato di affari paesano".
Velenosa la controrisposta di Renzi: "Mi dispiace di averla vista tremare, abbiamo visto tremare la sua mano e la sua voce. Al di là delle battute sulle capacità cognitive senz'altro limitate del sottoscritto, ma comunque in grado di farmi conseguire una laurea in tempi decenti cosa che mi auguro accada anche a lei, il punto centrale è che lei non ha risposto alle domande su Ales. Il gossip non mi interessa. Mi interessa sapere chi è stato assunto e come e chi ha preso i soldi, che sono soldi pubblici. Se voi entro una settimana rispondete, bene. Altrimenti procediamo in sedi istituzionali altre".
Guarda qui il video del botta e risposta tra Renzi e Giuli al Senato