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Consulta, Fazzolari contro Pd e M5s: "Mancano di rispetto al Colle. E se ne vantano pure"

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Con l'eventuale vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti tra poche settimane nulla cambierà per l'Ucraina, con l'Unione europea che continuerà a sostenere convintamente Kiev. Ne è convinto Giovanbattista Fazzolari, uomo di fiducia di Giorgia Meloni, che in un colloquio con Simone Canettieri sul Foglio in Senato riflette anche sull'assalto al governo sul tema dossieraggio. E le sue parole sono decisamente inquietanti.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ieri è stato ascoltato finalmente dal Copasir. "La Procura ha deciso che c’è qualcosa da attenzionare e da capire, se un servitore dello stato in maniera compulsiva fa decine di migliaia di accessi a esponenti del centrodestra in procinto di andare al governo. C’è qualcosa forse di strano e curioso e c’è una procura che sta facendo il suo lavoro. E’ comunque curioso: perché Striano faceva tutti questi accessi? Per chi? A che pro?". Secondo il sottosegretario, intorno al governo non c'è un "clima strano", ma "cialtronaggine", a partire da quella dei giornalisti e il loro "metodo di inventare cose mai accadute".

 

 

 

Altro tema, l'Aventino si Pd e M5s sulla Consulta, che ha contribuito a bloccare l'elezione del giudice Francesco Saverio Marini candidato del centrodestra: "E' stato gravissimo, se ne sono vantati. L’opposizione doveva dire: nessuno voterà quel nome, ci stava, ma se impedisci al singolo parlamentare di entrare in Aula stai dicendo che a prescindere dal nome tu impedisci l’elezione del giudice. Non è una questione di merito. Ma di strategia: l’opposizione aspetta che i giudici siano quattro per arrivare a una spartizione da manuale Cencelli. E’ una mancanza di rispetto verso il Quirinale che si è espresso in diversi richiami". "Se presento il miglior giurista d’Italia - riflette ancora Fazzolari - c’è la possibilità che un parlamentare, qualunque sia il suo partito di provenienza, lo possa votare? Perché partiamo dall’assunto che la politica sia così degradata?”.

 

 

 

Capitolo Ucraina: "Oggi l’Amministrazione americana dei democratici dà un aiuto militare a Zelensky inferiore rispetto alla capacità degli Stati Uniti, anche oggi hanno deciso di non dare tutto il sostegno che potrebbero dare: ma c’è un tema generale legato all’opinione pubblica in tutto l’occidente". "Ognuno - conclude il sottosegretario - sta facendo il massimo tenendo conto dell’equilibrio con la propria opinione pubblica. E lo stesso varrà per Trump: se dovesse vincere sosterrà l’Ucraina in base a quella che è l’opinione pubblica del paese e della maggioranza che l’ha sostenuto. Non credo che verrebbe meno il sostegno a Kyiv". "Tutto l’occidente è distaccato da quanto accade in Ucraina perché è lontano da noi, sono coinvolti i paesi dell’est, gli altri, noi abbiamo la sensazione di essere poco coinvolti. Questo vale per l’Italia e non solo".

 

 

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