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Bari, spiati i conti correnti di Meloni, Arianna e ministri: licenziato un bancario

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Ancora una volta si spia dal buco della serratura. E questa volta lo si fa passando in rassegna i conti correnti. Una inchiesta è stata avviata dalla Procura della Repubblica di Bari nei confronti di un dipendente di Banca Intesa Sanpaolo, ormai licenziato da agosto, che avrebbe effettuato per circa due anni accessi abusivi ai conti correnti, tra gli altri, di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, della sorella Arianna, capo della segreteria di Fratelli d’Italia, dell’ex compagno della prima, Andrea Giambruno, del presidente del Senato Ignazio La Russa, del minsitro della Difesa guido Crosetto, dei ministri Raffaele Fitto, candidato quale vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme, e Daniela Santanchè, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, del governatore del Veneto Luca Zaia, del procuratore della Direzione nazionale antimafia Giovanni Melillo, del procuratore di Trani Renato Nitti, di ufficiali dei carabinieri e della finanza. Lo scrive il quotidiano Il Domani, oggi in edicola.

"Il funzionario rischia ora guai grossi" dal momento che avrebbe violato "norme sulla privacy e la segretezza di dati ipersensibili". Per prima cosa è stato licenziato in tronco: "una contromisura, quella dell’istituto di credito - prosegue il quotidiano - disposta l’8 agosto scorso dopo l’apertura di un apposito procedimento disciplinare". Quindi è stato aperto un fascicolo di inchiesta della magistratura del capoluogo pugliese. "Tra gli 'spiati' d’eccellenza ci sono infatti non solo politici din primo rango ma pure imprenditori, militari, sportivi".

Al momento, gli inquirenti "dicono di non conoscere i motivi sottesi all’attività del funzionario". "La mole di accessi sarebbe enorme", secondo il quotidiano ammonterebbero a "quasi settemila. Realizzati tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile del 2024", per un totale di "oltre tremilacinquecento clienti portafogliati di 670 filiali di Intesa Sanpaolo, sparse in tutta Italia". I sospetti sono nati "grazie al lavoro della sicurezza della banca e a una denuncia parallela fatta da un correntista di una filiale del gruppo Intesa San Paolo di Bitonto, in provincia di Bari che sarebbe stato informato dell’elevato numero di accessi informatici che erano stati effettuati da qualcuno sul proprio corrente. Ad avvisarlo sarebbe stato direttamente il direttore della filiale. Da qui gli accertamenti della procura di Bari , coadiuvata dai carabinieri presso la sede legale di Intesa San Paolo spa". E su quanto è accaduto è intervenuto il premier Giorgia Meloni: "Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano", ha affermato il premier su X. 

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