Liguria, paura a sinistra: quanti punti ha rimontato Bucci ad Orlando in un solo mese
«Mi pare di percepire un palpabile nervosismo da parte di Orlando, soprattutto dopo gli ultimi sondaggi...». È metà pomeriggio quando Alessandro Piana, presidente facente funzioni della Regione Liguria, lancia questa frecciata all’indirizzo del candidato governatore del centrosinistra, Andrea Orlando. Il nervosismo cui fa riferimento il numero uno ad interim della Regione dopo le dimissioni di Giovanni Toti, è quello dell’ex Guardasigilli a proposito dell’atteggiamento della stampa locale alla vigilia del voto.
Ed è in un certo senso emblematico del cambio di clima nel quartier generale di Orlando, convinto - fino a poche settimane fa - di viaggiare con il vento in poppa in vista delle elezioni perla scelta del nuovo presidente della Giunta regionale (l’appuntamento è fissato per domenica 27 e lunedì 28 ottobre). «Il candidato presidente Marco Bucci è in netta ripresa rispetto alle scorse settimane, tanto da aver agganciato e scavalcato la coalizione di sinistra...», ha aggiunto non a caso Piana. Il riferimento è a una rilevazione effettuata dall’istituto Noto sondaggi e diffusa ieri per Porta a Porta. Numeri dai quali emerge che il sindaco di Genova e candidato del centrodestra, Bucci, è in vantaggio rispetto all’esponente del Pd: 47,5% contro 47%. Vale la pena ricordare che la legge elettorale per le Regionali prevede che a spuntarla, in un turno unico, sia il candidato che ottiene un voto in più dell’avversario. E se a prima vista quello 0,5% di differenza sembra un margine ristretto, non lo è se si considerano le condizioni di partenza della corsa.
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Per dirne una: una precedente rilevazione di un altro istituto di ricerca, risalente al 17 settembre, vedeva Orlando in vantaggio di ben sei punti rispetto a Bucci: 53% a 47%. In meno di un mese, quindi, non solo il primo cittadino genovese ha colmato il divario, ma ha anche messo la testa avanti. Altra annotazione: più si avvicina il momento del voto, più il consenso si polarizza intorno ai due candidati principali, erodendo i numeri degli altri contendenti. La percentuale di Bucci, infatti, in sette giorni è aumentata dell’1,5%, mentre quella del frontrunner del centrosinistra dell’1,0%. Calano, invece, i candidati dei partiti minori (Maria Antonietta Cella; Nicola Morra; Davide Felice; Marco Ferrando; Nicola Rollando; Alessandro Rosson; Francesco Toscano), che in sette totalizzano il 5,5% perdendo il 2,5% rispetto alla scorsa settimana.
Tra poco più di tre settimane saranno chiamati alle urne 1.348.601 liguri (di questi, 653.064 sono solo nella Città metropolitana di Genova) per eleggere, oltre al presidente della Regione, anche i 30 componenti dell’assemblea legislativa.
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