Cerca
Logo
Cerca
+

Ilaria Salis contro Orban: "Lui a Pontida? Non mi sorprende: variante autoritaria del capitalismo globale"

  • a
  • a
  • a

"Io ho conosciuto l’Ungheria dal suo lato peggiore, da dentro un carcere": l'europarlamentare di Avs, Ilaria Salis, è tornata a parlare della sua detenzione a Budapest, dove era accusata di aver partecipato al pestaggio di estremisti di destra ungheresi durante una manifestazione. L'attivista ed ex insegnante ha parlato in una conferenza stampa al Parlamento europeo in vista dell’intervento del premier ungherese, Viktor Orban, in programma domani, mercoledì 9 ottobre, in plenaria. Riguardo a questo, l'europarlamentare ha confermato che prenderà la parola durante il dibattito.

"Sono stata imprigionata per 15 mesi in custodia cautelare - ha proseguito Salis -. Ho già denunciato ampiamente le condizioni di detenzione e tra l’altro sono stata sottoposta a un processo politico con una sentenza già scritta prima ancora che dai giudici da numerosi esponenti del governo ungherese, non ultimo il presidente Orban. Quando un mese fa è venuto in visita in Italia, mi ha definito come una criminale, come se fossi realmente colpevole di quei reati di cui mi hanno accusato senza che ci fosse nessun tipo di sentenza". Prima dell'emissione di qualsiasi sentenza, infatti, Avs ha deciso di proporla come candidata alle europee dello scorso giugno. Poi, dopo essere stata eletta, l'europarlamentare ha potuto godere dell'immunità.

 

 

 

"Io oggi sono qui grazie alla solidarietà di decine di migliaia di cittadini antifascisti - ha continuato la deputata del Parlamento Ue -. Ma la vicenda del processo contro gli antifascisti in Ungheria non è ancora conclusa. Oggi si trova in carcere Maja, che è un’attivista tedesca. È una persona non binaria e anche lei si trova in detenzione cautelare in carcere e non è ancora stata fissata per lei nessuna data di processo". Insomma, parole in libertà che Salis ha pronunciato in via preventiva, prima ancora del discorso effettivo di Orban. 

Infine, un passaggio anche sulla partecipazione del premier ungherese a Pontida: "Non ci sorprendono i legami di Viktor Orban con le peggiori destre europee, perché condividono gli stessi valori, sovranisti, nazionalisti e autoritari. Non ci stupisce il fatto che abbia partecipato alla festa della Lega Nord a Pontida, che abbia fondato il gruppo dei Patrioti". Gli insulti gratuiti poi sono andati avanti: "Orban e i suoi sodali sovranisti sono una variante autoritaria del capitalismo globale. Si pongono in modo falso come difensori delle classi popolari, quando in realtà lavorano sul vantaggio delle élite economiche nazionali. Sono un ostacolo all'amicizia alla solidarietà e la fratellanza fra i popoli e rappresentano anche una minaccia per tutti i cittadini che vogliono vivere in libertà in Europa".

 

 

 

Dai blog