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Roma, gli scontri in piazza e il silenzio degli indecenti

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Dopo giorni di silenzio tombale, rotti solo (ma a titolo puramente individuale) dalle dichiarazioni serie e dignitose dell’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, uno dei rarissimi atlantisti rimasti nel partito, il Pd schleiniano ha dovuto attendere le 15.56 di ieri (per capirci: diverse ore dopo le parole del capo dello Stato Sergio Mattarella) per incaricare il responsabile sicurezza Matteo Mauri di verbalizzare due paroline di minima presa di distanza dall’oscena sfilata pro Hamas del giorno prima: «Tutta la nostra solidarietà e vicinanza agli agenti aggrediti e feriti durante la manifestazione di Roma», ha balbettato il piddino, virando subito dopo sul consueto comizietto antigovernativo. Insomma, avendo parlato il presidente della Repubblica, a quel punto diventava impossibile tacere del tutto: e allora si è affidata la fastidiosa pratica a un esponente non di primo piano del partito, il quale si è limitato al minimo sindacale. Nulla di più. Fine.

Poi, nella tarda serata di ieri, in tv, Elly Schlein (come vedremo alla fine) ha mormorato qualcosa di lunare, anche alla luce (scorrendo le agenzie di stampa) dei temi che- per tutto il weekend- hanno attratto l’attenzione della segretaria del Pd. Ecco una surreale ma verissima antologia, estraendo fior da fiore: giudicate voi, perché sembra uno scherzo, una beffa, un’agenda da marziana (...)

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