Edith Bruck stronca Elly Schlein: "Tace per non perdere voti"
"Sono indignata profondamente". Così Edith Bruck, scrittrice sopravvissuta al lager nazista ha commentato i cortei pro Palestina non autorizzati di sabato 5 ottobre a Roma. "Sempre noi ebrei dobbiamo indignarci, prendere posizione, mentre altri cosa fanno? Le parole d'odio che arrivano da quella manifestazione riguardano tutto il mondo civile", ha spiegato in una intervista rilasciata alla Stampa.
Nel mirino della scrittrice c'è la segretaria del Partito democratico Elly Schlein. "Avrebbe dovuto prendere le distanze da quella piazza e invece - ha sottolineato Bruck - tace perché ha paura di perdere elettori. La sinistra - ha poi proseguito - non dovrebbe stare tra chi inneggia a Hezbollah e ad Hamas e paragona il massacro del 7 ottobre a un'azione di resistenza".
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Secondo la scrittrice, la sinistra italiana e in particolare il Partito democratico dovrebbe farsi un esame di coscienza. E prendere posizione contro chi manifesta atteggiamenti antisemiti. "La sinistra non dovrebbe stare in quella piazza - ha ricordato Bruck -. I centri sociali si mettono sempre in mezzo, sono degli estremisti, sono fondamentalisti a loro modo. Elly Schlein però mi è sembrata un po' timida perché avrebbe dovuto prendere le distanze nettamente e invece tace, proprio lei che ha origini ebraiche". Il motivo? Secondo la scrittrice l'obiettivo della dem è non perdere consensi: "Temo sia una questione elettorale, tace per paura di perdere elettori, ai politici interessano solo i voti e il potere".
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