Pontida, lo schiaffo a Ilaria Salis: quando Orban sale sul palco...
Un intervento incendiario, quello di Viktor Orban a Pontida. Il premier ungherese ha definito "Matteo Salvini un eroe" per il caso Open Arms, dunque ha bollato il processo al leghista come "una vergogna" e ha assicurato, citando il suo Paese come esempio, che è "possibile chiudere i confini agli immigrati".
I passaggi più duri dell'intervento di Orban, però, sono andati a colpire l'Unione europea. "Oggi l'Europa è invasa dal mare della politica di sinistra, stiamo vivendo sull'oceano dell'egemonia di sinistra. La missione dell'Ungheria è quella di dimostrare che si può sconfiggere la sinistra, noi l'abbiamo fatto cinque anni", ha rivendicato il premier ungherese. E ancora: "Non dobbiamo uscire dall'Europa ma entrarci di forza. Bruxelles deve essere occupata, tolta ai burocrati e ridata alla gente europea", ha tuonato "Riprenderemo in mano la politica di Bruxelles - assicura - e renderemo l'Europa ricca e libera. Noi patrioti saremo in grado di farlo", ha assicurato Orban dal palco che si affacciava sul pratone.
"Il cancro che dobbiamo estirpare dalla faccia della Terra": Matteo Salvini incendia Pontida
Ma proprio nel momento in cui Orban stava salendo sul palco, ecco che a Pontida si è "registrato" un curioso fuoriprogramma. L'ungherese è stato accolto calorosamente dalla folla. Poi, però, si è levato anche un coro che recitava: "Riprenditi la Salis". Già, il popolo leghista, con ironia, chiedeva ad Orban di riprendersi quell'Ilaria Salis che era detenuta a Budapest prima dell'elezione all'Europarlamento tra le fila di Avs.