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Pontida, attesa finita: Viktor Orban sul palco con Salvini

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Andrea Muzzolon
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Il conto alla rovescia per Pontida 2024 è quasi giunto al termine. Mai come quest’anno l’evento più sentito dal mondo leghista è atteso con tanto fervore da militanti e dirigenti di partito. Migliaia di persone hanno confermato la loro presenza, con oltre 200 pullman che sono attesi nella bergamasca per popolare il pratone più iconico d’Italia. Fila serrate, tutti fianco a fianco in quello che sarà un grande abbraccio collettivo al leader del Carroccio Matteo Salvini, alle prese con il processo Open Arms per cui rischia fino a 6 anni di carcere per aver impedito lo sbarco di 147 migranti. Un’adunata dal forte valore simbolico che andrà a coronare l’imponente mobilitazione leghista che ha portato a raccogliere 100 mila firme in sostegno al segretario federale al grido “Difendere i confini non è reato”. Ad aprire il weekend salviniano sarà Pontida Giovani: ragazzi e ragazze della Lega si troveranno già sabato per celebrare il loro raduno con assemblee e incontri insieme ai vertici del partito.

Nel pomeriggio i giovani leghisti incontreranno il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e, subito dopo, Matteo Salvini. In serata invece è atteso l’arrivo del generale Roberto Vannacci, alla sua prima partecipazione alla kermesse. Ma il momento clou della manifestazione iniziaerà la mattina dopo, domenica 6 ottobre: l’enorme palco allestito a Pontida vedrà cominciare ad alternarsi esponenti di partito e ospiti internazionali. Il più atteso è senza dubbio Viktor Orban la cui partecipazione è stata annunciata con un video dello stesso presidente ungherese insieme a Salvini. L’ideatore dei Patrioti per l’Europa, il nuovo gruppo a cui ha aderito la Lega al Parlamento Ue e che riunisce tutto il mondo sovranista, si darà il cambio con altri leader che siedono affianco al Carroccio a Bruxelles: in Italia sono attesi Andrè Ventura, guida del partito portoghese Chega!, e Geert Wilders, fresco di successo alle elezioni nei Paesi Bassi con il suo Pvv. Non solo però: sul palco saliranno anche Jorge Buxadé, capo delegazione all’Europarlamento degli spagnoli di Vox (passati dai Conservatori al gruppo dei Patrioti) e la vicepresidente di Fpö Marlene Svazek, partito vincitore delle elezioni in Austria la settimana scorsa. Per la prima volta è attesa anche una delegazione di repubblicani Usa guidata dall'avvocato Mark Ivanyo, fondatore dei “Republicans for National Renewal”, gruppo vicinissimo a Donald Trump.

 


Non ci sarà invece la storica alleata di Salvini, la leader del Rassemblement National Marine Le Pen. La deputata francese non farà mancare comunque la sua voce al popolo leghista e invierà un videomessaggio. Altro assente, ma che come Le Pen interverrà in video, sarà l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Al rinomato parterre internazionale farà da contraltare lo stato maggiore della Lega. Prima dell’intervento di Matteo Salvini - in programma per le 16.00 interverranno ministri e governatori del Carroccio. Da Valditara a Giorgetti, dalla Locatelli a Calderoli, a Pontida verranno illustrati i maggiori successi ottenuti dai leghisti nell’esecutivo. I temi più caldi saranno i dati sull’immigrazione, in netto calo rispetto agli anni precedenti e, ovviamente, la riforma dell’Autonomia per cui si sono tanto spesi Luca Zaia, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Donatella Tesei. Davanti a quanti riempiranno il pratone parleranno anche i capigruppi alla Camera e Senato Molinari e Romeo. Insomma, una grande festa di popolo per rilanciare l’azione di tutto il movimento.

 

 

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