Luca Zaia, la promessa ai pm di Open Arms: "Sarà la Pontida delle Pontide"
Si avvicina domenica 6 ottobre, il giorno del raduno di Pontida, il giorno in cui più che mai in precedenza la Lega si stringerà attorno al suo leader, Matteo Salvini, contro il quale pende una richiesta di condanna a sei anni nell'ambito del processo Open Arms. La mobilitazione della Lega in vista dell'evento prosegue da settimane, con i gazebo allestiti nelle principali città italiane ogni weekend. Sul mitico pratone di Pontida sono attesi ospiti d'eccezione, tra i quali il presidente ungherese Viktor Orban e il leader olandese Geert Wilders. Anche Marine Le Pen interverrà in video.
Presente anche Luca Zaia, il governatore del Veneto, che ha spiegato: "Quello di quest'anno sarà un raduno di Pontida molto importante". E questo, ha aggiunto, per due ragioni: "Da una parte c'è il tema dell'autonomia, che voglio ricordare è un percorso a livello nazionale. Poi c'è la questione Open Arms, con un processo aperto a Salvini in qualità di ex ministro degli Interni. Credo parleremo di questo", ha aggiunto sornione. La partecipazione all'evento si preannuncia massiccia: "Saremo in gran numero. E come sempre riusciremo a riempire il palco", ha assicurato Zaia. "Mi aspetto che sia strapiena, sarà la Pontida delle Pontide".
Dunque, una battuta anche sull'autonomia. "Noi saremo a Roma giovedì per la riunione con il ministro Roberto Calderoli. Una prima riunione che incardinerà la discussione e detterà il calendario delle riunioni successive rispetto alle prime nove materie che saranno oggetto di discussione", ha spiegato Zaia nel corso di un punto-stampa a Venezzia, a Palazzo Balbi. "Si inizia - ha ripreso -, non sarà un percorso facile e agevolato ma è una riforma epocale soprattutto di approccio. Non stiamo parlando di una rivoluzione contro l'unità d'Italia. Andiamo in questa prima riunione, poi cercheremo di capire anche come saranno i successi incontri e decideremo di volta in volta se la delegazione sarà tecnica o, se nel caso di confronti più politici, se andrà chi amministrazione la ragione", ha concluso Luca Zaia.
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