Dossieraggio, il caso-De Raho approda al Senato: conflitto di interessi, cosa non torna
Continua a far discutere la presenza dell’ex capo della Dna, il pentastellato Federico Cafiero De Raho, all’interno della Commissione parlamentare antimafia. A sollevare ancora una volta la questione è stato ieri pomeriggio Maurizio Gasparri, il numero uno dei senatori di Forza Italia, durante la riunione dei capigruppo di Palazzo Madama convocata anche per fare il punto sulla vicenda dei dossieraggi effettuati attraverso le banche dati della Procura nazionale antimafia, compulsate in maniera spasmodica dal tenente dalla guardia di finanza Pasquale Striano.
La Procura di Perugia, che lo ha indagato anche per rivelazione del segreto e ne aveva quindi chiesto l’arresto, lo ritiene autore di un numero spropositato di accessi illegali, con circa 200mila atti sensibili scaricati e di cui si sono perse le tracce. «Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha posto all’attenzione della capigruppo la questione del dossieraggio e di fronte al clamore di questi accessi a dati di personalità varie ha chiesto di capire cosa dovrebbe fare il Parlamento», ha commentato Gasparri al termine dell'incontro. «In Aula non se ne è mai parlato. Noi siamo d'accordissimo a parlarne ovunque e comunque», ha poi aggiunto riguardo l’ipotesi che della vicenda se ne possa occupare anche Palazzo Madama. (...)
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