Silvio Berlusconi e il francobollo, l'insulto più bieco: "Sputare dietro e anche davanti"
Nel giorno in cui il Cavaliere avrebbe festeggiato i suoi 88 anni, arriva il francobollo dedicato. E c’è chi se ne felicita, chi fa polemica, chi insulta sui social. Eccolo qui. Sfondo con bandiera dell’Italia e dell’Unione Europea, ritratto di Silvio Berlusconi e legenda con nome e date di nascita e morte (1936-2023). Poste Italiane, oltre al francobollo, ha predisposto anche una cartella filatelica dedicata all’«imprenditore, uomo di Stato, quattro volte presidente del Consiglio».
Arriva l’approvazione dei politici. Uno dei primi è Matteo Salvini: «A sinistra si ostinano vergognosamente a infangare e attaccare la tua memoria, noi ti ricordiamo come la maggioranza degli italiani che ti ha voluto bene. Buon compleanno Silvio, sempre con noi», scrive sui social il leader della Lega insieme a un video con foto e immagini insieme allo scomparso leader azzurro. E il riferimento iniziale del leghista, forse, è anche ai tanti insulti al Cav per il francobollo che ieri hanno inondato le bacheche social.
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Gli hater si scatenano nei commenti sui social. «Vergogna, è stato un ladro, pregiudicato, mentitore» (Federica); «Ma non avete vergogna?» (Perditempo); «Sputare non solo dietro, ma anche davanti» (Adriano); «Ma chi, quello condannato in via definitiva?» (Agostino). Questi qui si possono leggere sull’account X di Poste Italiane. Un’altra scarica di insulti sulla pagina dell’Ansa: «Avrei scelto una (foto, ndr) in cui è circondato dai suoi amici più cari: Dell’Utri, Cosentino, D’Alì» (Francesco); «Seguiranno i francobolli dedicati a Riina, Calvi, Sindona... gli uomini che hanno disfatto l’Italia!» (Claudio).
Dal Centrodestra, comunque, in tanti hanno ricordato il Cav elogiandolo. «Fin lassù, buon compleanno presidente», scrive su Facebook l’altro vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, anche lui con video dei momenti salienti della vita politica del Cav. A ricordare «un grande leader e, per me, un caro amico» è anche il presidente del Senato. «Dalla politica all'imprenditoria, dallo sport alla comunicazione, la sua figura ha segnato profondamente il nostro tempo, lasciando un'eredità che resterà indelebile e che va ben oltre coloro che ancora oggi provano a infangare la sua memoria», osserva Ignazio La Russa che aggiunge un «buon compleanno Silvio».
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«Un ringraziamento speciale a Poste Italiane per aver emesso nella giornata di oggi il francobollo in ricordo di Silvio Berlusconi», dichiara il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, «una iniziativa che conferma la straordinarietà del nostro presidente, il cui ricordo si rafforza ogni giorno nella coscienza di tutti noi».
«Silvio Berlusconi è nato in questo giorno», ricorda Paolo Barelli, presidente dei deputati azzurri, «un uomo straordinario che ha fatto la storia dell'Italia e dell'Europa, influenzando le politiche internazionali e promuovendo per tutta la sua vita i principi liberali, riformisti e moderati», «Grazie a Poste Italiane», dichiara Maurizio Gasparri, capogruppo di Fi al Senato, «per avere emesso oggi un bellissimo francobollo in ricordo del presidente Silvio Berlusconi, scegliendo la data della sua nascita, appunto, il 29 settembre. Ma grazie soprattutto al presidente Berlusconi, il cui ricordo si rafforza nella coscienza di tutti. Non solo in quella di chi, come noi, ha avuto l'onore e il privilegio di essergli accanto e di collaborare intensamente con una personalità irripetibile, ma anche nella consapevolezza di chi, casomai, lo aveva criticato nel passato e oggi ne apprezza le grandi doti».
«Sul piano umano», dice la vicesegretaria di Fi Deborah Bergamini, «è ancora intenso quel sentimento espresso da tantissimi italiani che vedono in lui un modello per quanto di grande e meraviglioso ha realizzato nella sua vita». Celebrare Berlusconi con il francobollo, dichiara Licia Ronzulli, vice presidente del Senato, è il modo «per mantenere vivo il suo ricordo, la sua storia, la sua immagine, il segno incancellabile che ha lasciato in tutti noi e nel Paese che così tanto amava».