"Giuseppe Conte è inaffidabile": perché la minoranza dem sta godendo
Più che delusione, il sentimento più diffuso, tra i democratici, è lo scetticismo di chi assiste all’ennesima prova di inaffidabilità o slealtà: «Sono i soliti», si dice. Una consapevolezza questa volta resa più amara dalla sorpresa per uno strappo, quello sulla Rai, che non era stato messo in conto. Erano giorni, si lamentano al Nazareno, che si era concordata un’altra linea, quella di non partecipare al voto. «Sono assetati di poltrone, questa è la verità», si lascia scappare, in camera caritatis, un dirigente dem, a proposito del M5S. Ma se, dalle parti della maggioranza, c’è più che altro amarezza, chi gode è la minoranza dem, che da sempre ha subìto, più che voluto, quest’alleanza. Sono quelli che, da mesi, hanno nel mirino i tentennamenti dei pentastellati sulla politica estera, dall’Ucraina alle elezioni Usa, le Cassandre che avvertono il quartier generale dem sui rischi di un’alleanza priva di una visione comune sulle questioni internazionali. Quelli per cui «non si può fare gli equilibristi tra Trump e Harris». Se non altro, è il ragionamento che si fa a quelle parti, «adesso basta sconti», basta porgere l’altra guancia e fare sempre quelli che incassano. (...)