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Frangi e Natale i due nuovi consiglieri Rai. Sinistra spaccata, Conte accusa il Pd

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L'Aula della Camera ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale quali componenti del Consiglio di amministrazione della Rai. Questo l'esito della votazione: presenti 231 deputati, votanti 231, nessun astenuto. I nuovi consiglieri Rai sono Federica Frangi (174 voti) e Roberto Natale (45). Ma la mattinata è destinata a segnare una svolta politica importante prima soprattutto nel campo del centrosinistra: il Pd, insieme ad Azione e Italia Viva, ha deciso infatti di non partecipare alle votazioni, a differenza di Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. E le polemiche segnano una nuova frattura dentro il teorico campo largo.

Federica Frangi, sul cui nome c'è stata la convergenza delle forze politiche della maggioranza, è nata a Roma nel 1973, è giornalista professionista dal marzo del 2005 e ha maturato "esperienze nella comunicazione istituzionale e nei settori dell'informazione politica, parlamentare, culturale e della cronaca locale. Specializzata in informazione religiosa", come si legge nel suo curriculum vitae allegato alla candidatura. Cronista della Rai, in particolare nella redazione della trasmissione televisiva Porta a porta, su Rai1, da marzo del 2024 nella redazione Cronaca del Tg2, Frangi ha lavorato anche nell'ufficio stampa della regione Lazio e del comune di Roma. Dal 2019 al 2023 è stata presidente dell'Associazione stampa romana, l'articolazione della Federazione nazionale stampa italiana nel Lazio, ed è stata componente del direttivo dell'associazione di giornalisti Lettera 22.

 

 

 

Roberto Natale, il cui nome è stato indicato da Avs, nato a Roma nel 1958, è giornalista professionista dal 1990. Laureato in filosofia, è entrato in Rai negli anni Ottanta cominciando a lavorare prima nella redazione regionale Rai delle Marche e, poi, in quella del Lazio. E' stato segretario dell'Usigrai (uno dei sindacati dei giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo) dal 1996 al 2006 e presidente della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi), il sindacato nazionale dei giornalisti, dal 2007 al 2012. Nel 2013 ha assunto il ruolo di portavoce dell'allora presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, restando in carica fino al termine della legislatura, nel 2018, quando ha ripreso servizio in Rai, dove nel 2022 è stato nominato direttore della direzione "Rai per la sostenibilità-Esg".

 

 

 

"Il Media Freedom Act è già entrato in vigore - incalza Elly Schlein, segretaria del Pd, attaccando il governo -. Abbiamo tempo fino all'8 agosto del 2025 per allinearci, ma è già in vigore in tutti i Paesi europei. Quella normativa chiede che finalmente la Rai sia indipendente dalla politica e dai partiti. Come ho detto all'inizio del mio mandato da segretaria, Giorgia Meloni sarà l'ultima premier che procederà alla lottizzazione della Rai". La grillina Barbara Floridia, presidente della Commissione Vigilanza Rai, invece esulta: "La lotta intelligente e perseverante vince! Finalmente si comincia il percorso di riforma della Rai in Parlamento per liberare il Servizio Pubblico dai partiti. Oggi il M5s e Avs hanno condiviso un obiettivo fondamentale: impedire che ci fosse un cda privo del presidio delle forze di opposizione e che la maggioranza nominasse tutti i consiglieri di amministrazione, garantendo così un equilibrio fondamentale per il pluralismo dell'informazione e il rispetto delle diverse sensibilità del Paese". 

Ma è Giuseppe Conte ad attaccare ad alzo zero l'alleato Pd: "Noi siamo stati sempre coerenti, non capisco perché c'è stata questa posizione del Pd, la rispetto è una loro decisione, ma voi comprendete che il Cda di una società, di un servizio pubblico deve essere assolutamente, doverosamente presidiato dalle forze di opposizione che devono avere dei rappresentanti per esercitare funzioni di vigilanza, di controllo, valutazione, bilancio e questa è la considerazione che abbiamo fatto con Avs. La spaccatura c'è stata da parte del Pd che ha deciso con Renzi" di non partecipare al voto.

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