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Elly Schlein e Conte, il grande gelo in piazza: il gesto che pochi hanno notato

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Tutti insieme in piazza, ma uniti, quello no. Sono oltre un migliaio i cittadini scesi in strada a Roma, per manifestare contro il nuovo ddl Sicurezza in discussione in parlamento. La manifestazione ha visto una vastissima partecipazione di forze sociali, civiche, studentesche e politiche critiche con il governo Meloni. Dopo un concentramento a piazza Vidoni, i manifestanti si sono spostati in corteo verso piazza Navona, per fermarsi giusto di fronte l’ingresso principale del Senato. Cori, striscioni e slogan contro l'esecutivo e le nuove "norme securitarie" si sono alternati durante tutta la durata dell’azione. 

Presenti quasi tutte le anime del cosiddetto campo largo: Elly Schlein, segretaria del Pd, Giuseppe Conte capo del Movimento 5 Stelle. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra, Riccardo Magi di +Europa, i sindacalisti Landini e Bombardieri. Ma a far rumore, al di là degli slogan, è il gelo che respirava tra Schlein e Conte: tra i due alleati è infatti mancato il saluto, ben lontani e protagonisti di due manifestazioni "parallele". Fratoianni e Bonelli invece sono andati a salutare entrambi, anche se in momenti diversi.



Schlein e Conte, niente saluto: guarda qui il video di LaPresse

 

"E' una svolta fascista nel nostro paese, manda in carcere i lavoratori che protestano perché perdono il loro posto di lavoro. Sappiano le famiglie che per i loro figli che protestano per una scuola migliore e bloccano le strade, come tante volte ho fatto io, c'è il carcere - urlano Fratoianni, Bonelli e Magi -. Ecco, Giorgia Meloni, la risposta che dà alla crisi sociale dei diritti nel nostro paese è il carcere", stigmatizza Bonelli. 

 

 

 

"Il ddl Sicurezza manderà in galera gli operai che manifestano per il proprio posto di lavoro, gli studenti e le studentesse che manifestano per la loro scuola, per i loro diritti, gli ecoattivisti, chi criminalizza il dissenso. Quando si arriva a rendere reato penale il dissenso e il diritto a manifestare, allora la qualità della democrazia è davvero in pericolo e io credo che di fronte a questo scempio, a questo scempio autoritario, occorra la massima mobilitazione, il massimo coraggio, la massima determinazione, nelle istituzioni, nel parlamento, da parte della politica, delle forze sociali, dei cittadini e delle cittadine", gli fa eco Fratoianni, con Landini e Bombardieri che portano alta la bandiera di Cgil e Cisl al grido "non accettiamo questa logica autoritaria, il governo cambi il ddl".

 

 

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