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Pontida, l'annuncio di Salvini a porte chiuse: un altro jolly per il 6 ottobre

Pietro De Leo
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Per la Lega quello che si è svolto ieri è stato un Consiglio federale in cui si sono stretti i bulloni per proseguire la mobilitazione dopo la richiesta di 6 anni per Matteo Salvini nel processo Open Arms. Dopo la prima fase dello scorso weekend, si prosegue con un nuovo allestimento dei banchetti in tutta Italia anche per il prossimo. «Più di mille», fa sapere il partito in una nota.

«Alla luce delle novità processuali», si annuncia ancora, verrà ristampato anche il libro “Controvento”. Altra data cerchiata di rosso è quella del 6 ottobre, quando verrà convocato il tradizionale raduno sul prato e di Pontida. Confermata la presenza del primo ministro ungherese Viktor Orbán e del leader del “Partito per la Libertà” olandese Geert Wilters, così come di Andre Ventura, numero uno della formazione portoghese identitaria Chega.

A quanto filtra dalla riunione del Consiglio federale, lo stesso Salvini ha annunciato che per quel giorno sarà trasmesso un videomessaggio della leader di Rassemblement National Marine Le Pen, sul modello di quanto accaduto nella convention di Roma che, nella scorsa primavera, ha dato il via alla campagna elettorale per le europee.

 

Non ci saranno, poi, rappresentanti dei fiamminghi del Vlaams Belang (che con i tre eletti siedono insieme alla Lega nella famiglia dei Patrioti). Un portavoce della formazione ha detto a Lapresse che a causa delle imminenti elezioni locali in Belgio (si svolgeranno il prossimo 13 ottobre) non potranno partecipare. Tuttavia, «nel caso del processo Open Arms, sosterremo il ministro Salvini moralmente e politicamente se ciò fosse necessario. Sosterremo Salvini nella difesa dei confini italiani». 

A quanto riportato ieri dall’Agi, poi, sono altri gli elementi emersi durante il summit della Lega. Una è l’ipotesi di un coinvolgimento politico delle altre forze politiche dei Patrioti in vista dell’arringa difensiva che l’avvocato del segretario, Giulia Bongiorno, pronuncerà il 18 ottobre. E si tratta di una cena programmata a Palermo la sera prima, dove sono attesi alcuni europarlamentari della famiglia comunitaria cui appartiene la Lega. Un modo per per manifestare condivisione con il leader del calvario giudiziario.

 

L’altra questione riguarda un posizionamento politico su un tema etico. Già nelle scorse settimane era trapelata l’intenzione di Salvini di rivolgere maggiore sensibilità al tema dei diritti. A questo proposito, quindi, il ministro delle Infrastrutture avrebbe sancito nel Consiglio Federale la posizione orientata sulla libertà di coscienza sul fine vita.

Un tema che era emerso quando il Consiglio regionale veneto aveva respinto una proposta di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. In quell’occasione il segretario come indicazione di linea aveva espresso posizione contraria. La Lega aveva votato in modo diverso al suo interno. Tra i “sì” anche quello del presidente Luca Zaia.

Ora, proposta analoga dovrebbe arrivare al Consiglio regionale della Lombardia, Regione guidata dall’altro esponente leghista Attilio Fontana. Altro argomento affrontato, poi, la manovra economica in gestazione. Qui, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti avrebbe svolto un intervento orientato sulla responsabilità come criterio guida per la finanziaria. Ricordando quell’impostazione maturata nel governo e nota da tempo: si lavorerà per assicurare nuovamente il taglio del cuneo fiscale e alle misure sulla famiglia. Anche Giorgetti si è soffermato sul processo open Arms, constatando come il consenso su Salvini sia alto.

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