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Elsa Fornero demonizza il taglio delle tasse: "Non porta crescita"

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Elsa Fornero

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Elsa Fornero sulle colenne de La Stampa impartisce lezioni di Economia. Legittimo eh, del resto, oltre a essere stata una docente universitaria è stata anche il ministro del Lavoro nel governo Monti. Ma a volte le sue teorie fanno parecchio discutere.

Infatti la professoressa che ha firmato la più dolorosa delle riforme previdenziali nel nostro Paese, analizzando il report dell'Inps, di fatto demonizza chiunque voglia far crescere il Paese tagliando le tasse: "È parte del piano governativo la ristrutturazione e la riduzione delle imposte: in sé legittimo, soprattutto quando si tratta di redditi bassi, anche se problematico se lo si considera alla luce del grande debito pubblico con il quale il Paese dovrà fare i conti nei prossimi anni. La scommessa è che ridurre il carico fiscale, soprattutto ai redditi più bassi, faccia aumentare il Pil più che proporzionalmente così che la misura possa "autofinanziarsi" attraverso l'espansione del reddito prodotto dal Paese. Una scommessa, peraltro, che non trova riscontro in episodi di contenimento fiscale in altri Paesi, specie se indebitati. Le strade per la crescita passano per riforme e investimenti più che per la detassazione". Insomma a quanto pare chi taglia le tasse non può crescere.

 

 

Eppure una riduzione della pressione fiscale immette più liquidità nelle tasche dei cittadini agevolando i consumi e mettendo benzina così nel motore del Pil. Ma ci rimettiamo alla lezione di Elsa Fornero...
 

 

 

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