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Daniele Capezzone: il caso-Unicredit? I discorsi sull'apertura dei mercati diventano carta straccia

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Eccoci ad Occhio al Caffè, la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. "I temi di oggi. C'è la faccenda Unicredit, con la reazione del governo tedesco che alza la paletta per dire: fermi tutti. E così capite bene che tutti i discorsi sull'apertura dei mercati diventano carta sul cui uso possibile ciascuno può riflettere", rimarca il direttore.

"Questioni economiche: l'Istat corregge il rialzo di Pil, 100 miliardi in più, ma questo non cambia i progetti per la legge di Bilancio, Giancarlo Giorgetti è come quei padri di famiglia che quando entra una lira di più non li spende in vacanze", sottolinea Capezzone.

"Naturalmente c'è Giorgia Meloni e il suo discorso all'Onu, ma anche molta fiction sui giornali italiani: ci sono degli inviati che riescono nel capolavoro di riscrivere la geografia della città di New York". Il riferimento è a Ilario Lombardo, che su La Stampa scrive quanto segue: "Di fronte al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite svetta nera la forma di un monolite minaccioso, la Trump Tower. Sembra incombere come un avvertimento su chi faticosamente cerca di tessere con la diplomazia gli equilibri di pace e stabilità". Ma come ricorda Capezzone "la Trump Tower sta sulla 5° strada. Tra la 5° strada e il Palazzo di Vetro ci sono, camminando di buon passo, 30 minuti a piedi". Effettivamente, nei pressi del Palazzo di Vetro, si trova la Trump World Tower, altra cosa rispetto a quella citata nel pezzo della Stampa.

"Poi naturalmente il Libano: che Israele stia facendo un'azione di deterrenza ve lo abbiamo spiegato su Libero, ve lo dicono in pochissimi e tutto il resto è una impressionante ondata anti-Israele". E poi c'è anche chi "nasconde uno scoop"... E ora, buona rassegna a tutti: 

 

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