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Giorgia Meloni all'Onu: "IA, scenari catastrofici per gli equilibri globali"

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"Quando parliamo di sviluppo, non possiamo non occuparci delle nuove frontiere del progresso tecnologico, a partire dall'intelligenza artificiale generativa, un fenomeno del quale, consentitemi, temo che non si abbia ancora sufficiente consapevolezza": Giorgia Meloni lo ha detto intervenendo al Vertice del Futuro nel palazzo di vetro dell'Onu a New York. "L'intelligenza artificiale - ha continuato la premier - è soprattutto un grande moltiplicatore, ma la domanda alla quale noi dobbiamo rispondere è che cosa vogliamo moltiplicare? Per capirci, se questo moltiplicatore venisse utilizzato per curare malattie che oggi sono incurabili, allora quel moltiplicatore concorrerebbe al bene comune, ma se invece quel moltiplicatore venisse utilizzato per divaricare ulteriormente gli equilibri globali, allora gli scenari sarebbero potenzialmente catastrofici". 

Gli unici che possono occuparsi di questo, ha spiegato la presidente del Consiglio, sono i rappresentati della politica: "È la politica che deve garantire che l'intelligenza artificiale rimanga controllata dall'uomo e mantenga l'uomo al centro". Parlando, invece, della cooperazione internazionale, Meloni ha detto: "Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che esistano nazioni di serie A e nazioni di serie B. Esistono le nazioni con le loro storie, con le loro peculiarità e con i loro cittadini che hanno tutti gli stessi diritti perché gli individui nascono tutti liberi e uguali. Significa anche che dobbiamo pensare in modo nuovo alla cooperazione tra le nazioni. L'Italia lo ha fatto per esempio con il piano Mattei per l'Africa, un piano di investimenti pensato per cooperare con le nazioni africane attraverso un approccio che non è né paternalistico né caritatevole né predatorio ma basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di poter competere ad armi pari".

Infine, riferendosi al delicato scenario globale, la premier ha sottolineato che "non abbiamo altra scelta che agire. Viviamo un tempo di crisi ma le crisi nascondono sempre anche un'opportunità. La parola crisi deriva dal greco e significa scelta, decisione. Le crisi costringono a mettersi in discussione, non consentono di tentennare. Nessuno Stato può governare da solo le sfide, per questo l'Italia è una convinta sostenitrice del multilateralismo e del luogo più rappresentativo: l'Onu", dove "dobbiamo imparare, capirci e rispettarci". 

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