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Polizza casa obbligatoria, "una tassa occulta": il caso sul tavolo del governo

Fabio Rubini
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L’assicurazione obbligatoria per la casa non piace a Matteo Salvini. «Lo Stato può dare delle indicazioni, questo vale anche per l’assicurazione, può dare un consiglio, però non viviamo in uno Stato etico, dove lo Stato impone, dove lo Stato vieta o obbliga a fare». L’idea di rendere obbligatoria l’assicurazione sulla casa era stata rilanciata dal ministro Nello Musumeci nella conferenza stampa sull’alluvione in Emilia Romagna e nelle Marche: «Ci avvieremo, gradualmente, all’obbligo di sottoscrivere una polizza contro rischi naturali per le case in Italia. È finito il tempo in cui lo Stato poteva erogare risorse per tutti e per sempre».

La fuga in avanti del ministro con delega alla Protezione Civile, però, ha scatenato la reazione della Lega, che non ha gradito modi e tempi della proposta. Il più duro, oltre a Salvini, è stato l’onorevole Stefano Candiani: «È una proposta intelligente se fatta in modo intelligente; è una proposta stupida se fatta in maniera stupida». Prosegue Candiani: «Mi spiego: ha senso ragionare sulla tutela delle persone e delle cose nelle zone veramente a rischio, come quelle sismiche o col pericolo di alluvioni. Non ha senso invece in quelle situazioni e in quelle aree dove non ci sono pericoli. Non solo - prosegue l’ex sottosegretario- lo Stato deve incentivare un’assicurazione per cittadini e imprese con detrazioni fiscali o agevolazioni o altro e, allo stesso tempo, deve continuare a investire per mettere in sicurezza il territorio. Altrimenti - punzecchia Candiani- se diventa fare un’assicurazione e basta, di fatto si configura con una tassa a favore delle compagnie assicuratrici e non è certo una proposta condivisibile e accettabile». Insomma «deve essere un processo da portare avanti a tappe e non si può partire con l’obbligo dell’assicurazione in tutta Italia, altrimenti diventa un favore alle assicurazioni».

 

 

 

Alle uscite della Lega, ha replicato lo stesso Musumeci: «La polizza assicurativa per le aziende è obbligatoria, è stata approvata dal parlamento nel dicembre scorso, è nella legge di bilancio 2024. Per quanto riguarda invece la polizza per le famiglie, e quindi per le case, c’è aperto un confronto e un ragionamento per capire se le compagnie assicurative sono disponibili. Noi - prosegue il ministro - puntiamo su un partenariato pubblico-privato e poi decidere se deve essere, come io sostengo, almeno nella prima parte, facoltativo».

 

 

 

Matteo Salvini, che oggi alle 16 sarà a Firenze in piazza Beccaria, per la raccolta firme della campagna “Io sto con Salvini”, ha comunicato che il video pubblicato subito dopo la richiesta di condanna a 6 anni, fatta dai pm di Palermo, ha fatto il record di click: «Ha raccolto oltre 12 milioni di visualizzazione solo sui social - fa sapere una nota del Carroccio -: 8,6 milioni su X, 2,3 milioni su Tik Tok, 1,2 milioni su Instagram e 250mila su Facebook». Sempre sul procedimento che lo vede imputato con l’accusa di sequestro di persona, Salvini ha condannato gli insulti che sono stati rivolti ai pm: «Ogni insulto è un’offesa all’intelligenza». Particolarmente ricco anche il capitolo Unione Europea.

Salvini ha bocciato l’idea del debito comune («Sono contrario») e ha lanciato qualche frecciatina alla nuova Commissione europea: «Sono contento che l’Italia sia rappresentata da Fitto, ma certo che avere un commissario nord europeo ad occuparsi di casa ed energia... (il danese Dan Jørgensen, ndr). Lì sono più abituati a renne e laghi che ai centri storici di Bologna e Firenze». Giudizio positivo, invece, sul commissario ai trasporti, il greco Apostolos Tzitzikostas «che è del Ppe, quindi la vicinanza culturale c’è». Stando sulle case, il vicepremier ha spiegato che «per agevolare il salva case faremo come ministero un vademecum, così politici e funzionari firmeranno tranquilli».

Salvini ha parlato anche di manovra economica: «Diciamo che già replicare lo sconto fiscale e l’aumento in stipendio fino a 100 euro netti al mese per i lavoratori dipendenti fino a 35 mila euro, sarebbe per noi ambizioso». E si è detto «fiducioso» sul futuro, perché «i numeri dicono che eravamo il settimo Paese al mondo per export e oggi siamo il quarto. Il sistema Italia regge». Certo, se poi «lo stramaledetto conflitto Russia-Ucraina finisse, l’attrazione economica per l’Italia e per l’Ue sarebbe notevolissima». Salvini, che lunedì a Milano farà un sopralluogo al cantiere della pista da pattinaggio per i Giochi del 2026, ha ribadito che «arriveremo in tempo su tutto», ma soprattutto «spero di arrivarci a piede libero...». Infine ha rivelato di aver invitato Viktor Orban a Pontida 

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