Cinque minuti, Salvini: "Un milione di euro come risarcimento? Non sono ad Affari Tuoi"
"Adesso non pretendo una medaglia ma che io meriti sei anni di carcere, che non si danno neanche a un pedofilo o a un rapinatore, e in aggiunta un risarcimento di un milione di euro... Non sono ad Affari tuoi ad aprire i pacchi": il ministro dei Trasporti e leader della Lega Matteo Salvini lo ha detto durante l'intervista con Bruno Vespa a Cinque minuti su Rai 1, in riferimento al processo Open Arms in cui è imputato. Le accuse nei suoi confronti sono di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della ong spagnola Open Arms nel 2019. Nelle scorse ore, le parti civili gli hanno chiesto un risarcimento danni di oltre un milione di euro.
Quando gli è stato chiesto se considerasse giusto tenere ferme sulla nave 147 persone per parecchi giorni, lui ha risposto: "Assolutamente sì. La mia coscienza di padre di famiglia mi ha imposto di salvare vite in mare e su terra, ma nessuna legge può imporre di spalancare i confini del mio paese a immigrati clandestini che arrivano su navi straniere. Quindi durante il mio anno di governo, ho sostanzialmente quasi azzerato gli sbarchi, ho dimezzato il numero di morti e dispersi nel Mar Mediterraneo, ho fatto quello che la legge mi permetteva e che avevo promesso di fare agli italiani".
"Ho fatto il ministro - ha proseguito Salvini - ho fatto il mio dovere e quindi conto che verrò assolto perché difendere i confini del mio paese non era un reato ma era un dovere. Un mio preciso dovere". Parlando della richiesta di condanna da parte del pm, poi, il ministro ha detto che se la sarebbe risparmiata "perché non è stato facile spiegare ai miei figli che papà non rischia il carcere domani, ha semplicemente fatto il suo lavoro e quello che gli italiani chiedevano. Quello che mi fa piacere è che tantissimi italiani che non la pensano come me, e che non hanno votato Lega, mi abbiano detto 'non mollare, tieni duro' perché la galera la si dà magari a quei clandestini che qualcuno ha fatto sbarcare e che stasera occupano più di un terzo dei posti nelle carceri italiane".