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Azione, una barzelletta: ecco chi è rimasto al Senato insieme a Carlo Calenda
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Un esodo senza precedenti. Quella da Azione è una fuga in piena regola, da Mara Carfagna a Mariastella Gelmini, da Giusy Versace a Enrico Costa. Tutti danno il benservito a Carlo Calenda e in Senato sono rimasti soltanto due esponenti del partito… di cui uno è Marco Lombardo e l’altro… è Calenda stesso! In un’intervista al Corriere della Sera il leader di Azione dimostra tutta la sua amarezza: “A parte il fatto che è tutta gente che avevamo accolto in una fase delicata della loro vita professionale e che abbiamo fatto rientrare in Parlamento in posti sicuri e con listini bloccati, a parte tutto questo, vuole sapere la cosa che mi scoccia dal profondo del cuore, che mi dà più fastidio? È il fatto che, a metà legislatura, se ne sono andati dall’opposizione alla maggioranza. Se non è un tradimento della volontà popolare questo, fatico a immaginare che cosa possa esserlo. Hanno preso i voti di elettori contro la Meloni e vanno a sostenerla: trecento e passa fiducie votate contro il governo e adesso se ne vanno a votare a favore, adducendo pretesti che però non sono motivi politici”, afferma esibendo la solita propaganda contro il governo.
L’unico che gli resta fedele è proprio Lombardo che dice: “Non me ne vado da Azione, neanche se se ne va prima Calenda. Lealtà nei confronti dell’elettorato e riconoscenza nei confronti di Carlo per me sono cose imprescindibili. Ma tanto ormai mi hanno corteggiato praticamente tutti e a tutti ho detto già che no, resto dove sono”.
"Il campo largo non è casa mia": altro addio a Calenda, chi lascia Azione
Calenda, in ogni caso, mantiene ferme le sue posizioni: “Non abbiamo aderito al campo largo e mi fa una colpa del sostegno a Orlando anche Costa, che ne è stato viceministro e che andava con lui nei Consigli dei ministri. Hanno trattato con tutti i partiti del centrodestra e alla fine...”. Il trio Carfagna-Gelmini-Versace è pronto a sposare la causa di “Noi moderati”, la forza politica di Maurizio Lupi. “Chi come Mara doveva andare in tv a difendere le ragioni di Azione, in tv col sottopancia di Azione non si vedeva da tempo immemore. Ho retto la passata legislatura con due parlamentari e il mio disegno non si ferma certo adesso”.
"Grave e incoerente": anche Mara Carfagna lascia Calenda, crisi di nervi dentro Azione
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Un santuario alpino sospeso nel tempo e nello spazio
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