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Salvini e Open Arms: "Niente di cui pentirmi o su cui patteggiare. A Genova rischio un processo per stalking..."

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"Io non ho niente di cui pentirmi o su cui patteggiare perché non ritengo di essere un sequestratore o un delinquente, conto che verrò riconosciuto come un ministro che ha fatto il suo dovere". Il vicepremier, ministro e leader della Lega Matteo Salvini, a margine della visita al Salone Nautico di Genova, non molla di un centimetro sul processo Open Arms, per cui i magistrati di Palermo hanno chiesto per l'allora ministro degli Interni una condanna a 6 anni di carcere per sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio.

"Ho salvato vite - rivendica Salvini -, ho applicato la legge, ho difeso i confini, ho ridotto il numero dei morti, dei dispersi, dei feriti, ho ridotto il numero dei problemi e dei costi degli italiani. Difendere i confini non è un reato: quella è la richiesta della pubblica accusa, ci sarà un giudice che deciderà". 

Pressato dai giornalisti, il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha parlato anche di politica in generale. Innanzitutto, le voci su presunti rapporti tesi con l'europarlamentare leghista generale Roberto Vannacci: "L'ho sentito stamattina, ci sentiamo tutti i giorni. Lascio alle fantasie di altri litigi inesistenti".

Quindi, per restare in casa visto il luogo in cui si trova, il leader leghista ha parlato delle prossime elezioni regionali in Liguria dopo le dimissioni del governatore Giovanni Toti a causa della inchiesta per corruzione che lo ha travolto la scorsa primavera. "Fin dal primo momento continuo a ritenere che Toti sia stato un ottimo governatore e una persona per bene, non cambio idea a seconda delle settimane o a seconda della convenienza". Al posto di Toti correrà il sindaco di Genova Marco Bucci, definito da Salvini "il migliore da tanti punti di vista. Lui mette a disposizione di tutti i liguri il modello Genova, il rinascimento di Genova, una rivoluzione positiva basata sul fare e sul mantenere la parola, sul sistemare le case popolari, sulle nuove infrastrutture, sul lavoro, sul benessere, è un regalo che fa alla Liguria nonostante le difficoltà personali". 

Dal punto di vista programmatico, sarà centrale nel programma del centrodestra la Gronda autostradale di Genova, contro cui da anni combatte il Movimento 5 Stelle decisivo per la vittoria del cosiddetto campo largo del centrosinistra alle prossime elezioni: "Rischio un altro processo per stalking - ironizza Salvini - perché nei confronti di Autostrade per l'Italia chiamo un giorno sì e un giorno sì, la Gronda è un diritto che i genovesi e i liguri attendono ed è confermato da decenni, senza tornare ai disastri del ponte Morandi o ai processi, la Gronda serve".

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