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Open Arms, il dem Scotto: "Critiche al pm? Rischio concreto di tenuta delle istituzioni"

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"Ci troviamo di fronte a un rischio molto concreto di tenuta delle istituzioni, di attacco alla separazione dei poteri": il dem Arturo Scotto lo ha detto ai microfoni de Il Timone, la trasmissione in onda su Giornale Radio, a proposito del caso Open Arms e delle critiche avanzate da alcuni membri del governo ai magistrati. Il processo in questione vede il ministro Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della Ong Open Arms nel 2019. 

Nei giorni scorsi, il pm ha chiesto sei anni di reclusione per il vicepremier. Ma in molti, a destra, non hanno potuto fare a meno di notare come questo sia un processo politico. L'avvocato di Salvini, Giulia Bongiorno, ha dichiarato che sul banco degli imputati non c'è il segretario della Lega ma una linea politica. Di qui l'attacco di Scotto, secondo cui queste critiche sarebbero solo l'inizio di una crisi istituzionale.

"La sceneggiata di Salvini e la solidarietà di Meloni - ha detto - devono far preoccupare, perché questa destra non solo ha l’attitudine a governare male, ma anche a cambiare i connotati della Repubblica. Questo è il giorno della marmotta della destra, è sempre lo stesso film: lo abbiamo già visto con Berlusconi, ora con Salvini. Ogni volta che il potere giudiziario mette sotto processo un uomo politico esercitando legittimamente l’azione penale rispetto a casi molto gravi - e questo di Salvini è un fatto gravissimo -, la destra rispolvera i vecchi slogan dicendo che è sempre colpa dei magistrati e che la politica non si può processare".

 

 

 

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