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Valditara sbugiarda la Schlein, figuraccia per il Pd: "Ecco cosa dice l'Ocse"

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"I dati dell’ultimo rapporto Ocse sulle retribuzioni degli insegnanti "sono stati utilizzati in modo un poco impreciso": lo ha affermato in un video il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, replicando alla segretaria del Pd, Elly Schlein, la quale aveva affermato che "il governo continua a sottopagare gli insegnanti perché non crede nel futuro del Paese". "Purtroppo per lei non è affatto vero", ha detto il ministro, perché con il nuovo contratto del 2020 per i docenti italiani l’aumento è stato di "3,48% e nel 2023 noi abbiamo concluso un nuovo contratto".

Un contratto, ha sottolineato Valditara, che avrebbe previsto un aumento del 3,9%, se non ci fossero stati quei famosi 300 milioni che io ho destinato alla contrattazione sbloccandoli "con il risultato di avere un aumento del 4,5%, il più importante degli ultimi vent’anni". Il ministro ha ricordato che negli anni dei governi di centrosinistra l’unico aumento era stato quello del 3,48% del 2020.

"Nella scorsa finanziaria abbiamo stanziato 3 miliardi di euro", ha ricordato il ministro, e "il nuovo contratto, che mi auguro di concludere quest’anno", darebbe "un aumento medio ai docenti italiani del 5,8%" con il risultato di arrivare in due anni a un +10,3% "ma va aggiunto un +6% o +7%, legato al taglio del cuneo fiscale, dunque un aumento medio in soli due anni del 17%". Valditara ha inoltre citato dati Invalsi in base ai quali nel 2023, grazie al contratto firmato, il potere reale dei salari degli insegnanti "supera Paesi come la Francia, la Finlandia, il Portogallo e addirittura, dopo 15 anni di anzianità, Paesi come la Svezia". Il ministro, pur auspicando che il lavoro degli insegnanti sia retribuito in modo adeguato, ha invitato a "non essere catastrofisti perché rispetto ad altri Paesi stiamo migliorando il nostro ’range', la situazione non è così drammatica". 

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