Il campo largo è un pantano e i leader si danno all'alcol
Quelli del campo largo hanno una fantasia notevole. Fallita la strategia delle foto “unitarie” (Vasto, Narni, Campobasso) ora hanno tirato fuori dal cilindro un’altra esca per far abboccare i gonzi: il patto della birra. Parliamoci chiaro, sempre meglio un goccio d’alcol che la droga. Nel secondo caso saremmo decisamente più preoccupati. Ma il boccale si può bere e se non ne abusa va bene; con gli stupefacenti basta l’uso. In entrambi casi non va fatta incetta allo scopo di raccontare frottole al popolo. E però nemmeno la birra è sufficiente per un’alleanza politica. Si finge di volare altissimo, in realtà si resta rasoterra. E i sondaggi settimanali stanno lì a testimoniarlo.
Alla festa bagnatissima di Alleanza Verdi Sinistra si sono ritrovati (a Roma) per illudere ancora una volta chi li ascoltava sulla ricetta del campo largo: erano i padroni di casa Bonelli e Fratoianni assieme alla Schlein, a Conte e persino a Magi per +Europa (i senza quorum europeo). I cinque hanno trincato ridendo. Senza fidarsi l’uno dell’altro, si sono scordati di invitare Renzi e Calenda, che pure la segretaria dem sarebbe pronta a intrufolare nel campo largo. Ma i due non si potevano comunque far vedere, sarebbero stati sommersi dalla valanga di fischi che il popolo rosso verde ha tributato loro. È bastato solo pronunciarne i cognomi... (...)