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Open Arms, Matteo Salvini non sarà in tribunale: "Sono assolutamente tranquillo"

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Domani, sabato 14 settembre, il ministro Matteo Salvini non sarà in aula a Palermo: sarà presente il suo difensore che non rilascerà dichiarazioni prima dell'inizio dell'udienza. Così una nota diffusa dallo staff del ministro. "Sono stupito che ci sia un processo a un ministro che ha difeso i confini e applicato la legge". A dirlo, il vicepremier e ministro dei Trasporti, a proposito del processo sulla vicenda Open Arms. "È cosa che solo la sinistra italiana poteva inventarsi - ha detto Salvini che domani non sarà presente alla requisitoria dei pm a Palermo - però io sono assolutamente tranquillo".

"Da ministro dell'Interno Salvini aveva bloccato gli sbarchi, gli arrivi irregolari, le morti in mare. Una promessa fatta agli italiani, mantenuta con un atto politico preso nelle more del suo mandato. Eppure, ora si ritrova a processo a Palermo per aver adempiuto ai suoi compiti". Lo dichiara il deputato della Lega Alberto Bagnai a proposito del processo Open Arms. "Domani - ha ricordato - la requisitoria del pm: Matteo Salvini rischia fino a 15 anni di carcere, in un procedimento mai visto in altre democrazie occidentali, semplicemente per aver difeso i confini del nostro Paese. Incredibile che qualcuno abbia dimenticato che si tratta di un dovere, non di un reato, e paradossale che accada oggi, quando i Paesi che la sinistra per anni ci ha proposto come faro di civiltà stanno addirittura sospendendo gli accordi di Schengen". 

 

 

"Il segretario della Lega è sotto processo per aver difeso i confini del Paese, rischiando fino a 15 anni di carcere. Un'assurdità senza precedenti in una democrazia occidentale. Matteo Salvini, all'epoca ministro dell'Interno, ha ridotto in modo significativo gli sbarchi, le morti in mare e il traffico di esseri umani. Ha agito nel rispetto del mandato democratico degli elettori, difendendo i confini del nostro Paese. È assurdo che venga processato per aver fatto ciò che gli elettori gli avevano chiesto di fare. Allora dovrebbero processare anche me e gli altri milioni di italiani che votarono e che votano Lega. In un momento in cui l'Italia ha bisogno di leader forti e incisivi, Matteo Salvini si è distinto per il suo impegno e la sua determinazione nel difendere il nostro Paese e nel rispettare il programma che era stato pubblicamente annunciato in campagna elettorale e per cui siamo stati votati. Forza Matteo, siamo con te e con il tuo coraggio". Così, in una nota, il segretario della Lega in Toscana, Luca Baroncini.

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