Enrico Costa, l'indiscrezione: "Può entrare in Forza Italia", la rottura con Calenda
Boatos e indiscrezioni si rincorrono. Enrico Costa, esponente di spicco di Azione, potrebbe passare a Forza Italia. Come sottolinea l'Adnkronos da mesi si parlava di una sua insofferenza nei confronti della linea politica di Azione, soprattutto sul fronte della giustizia. Interpellato in proposito, il deputato di Az preferisce "non commentare i retroscena ormai quotidiani" e ribadire che il suo "pensiero lo conoscono tutti, ma proprio tutti: l’ho sempre espresso senza filtri e in modo netto, sia nelle sedi di partito, sia all’esterno...". Costa, piemontese di Cuneo, classe ’69, avvocato, figlio d’arte (di Raffaele Costa, liberale ed ex ministro), ex parlamentare di Forza Italia poi del Pdl, ora con Calenda, non vuole aggiungere altro, ma tutti scommettono che il ’ritorno in azzurro, se non è oggi, è questioni di qualche giorno.
Raccontano, infatti, apprende l’Adnkronos, che con chi ha avuto di parlargli in queste ore si sarebbe sfogato così: prima di qualsiasi decisione aspetto di vedere cosa farà Azione: una cosa è certa, se aderirà al campo largo, io non ci vado... Per Costa la partecipazione di Calenda allo schema del campo largo per le tre Regioni al voto nel 2024, Liguria, Emilia Romagna e Umbria, equivarrebbe di fatto a una vera e propria adesione al centrosinistra. Con l’aggravante che in Liguria, avrebbe confidato ai suoi, questa alleanza è nata da una piazza giustizialista a favore delle dimissioni di Toti, che ha evocato la scorciatoia giudiziaria. Insomma, come ribadisce un retroscena dell'Adn, la linea sulla giustizia da parte di Azione potrebbe ribaltare gli equilibri ne partito. Ma anche l'apertura alla frangia giustizialista del campo largo è un elemento di scontro decisivo tra i calendiani.