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Christian Raimo, "colpire Valditara come la Morte Nera"? Per Avs è solo un gioco

 Christian Raimo

Alessandro Gonzato
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«George», esclama Harrison Ford sul set di “Guerre stellari”, «puoi scrivere queste stronzate, ma non è possibile recitarle!»: 1977, George è George Lucas, il creatore della saga. Nel 2024 la realtà supera la fantascienza: la scrittura è di Christian Raimo, Oscar nell’insegnamento di come si pestano i nemici politici, e a dirigere la compagnia è Nicola Fratoianni, capo di Sinistra Italiana. Alla festa nazionale del partito, Raimo – che alle elezioni europee ha preso più pernacchie che alla “Corrida” di Corrado – se ne esce così: «Il ministro dell’Istruzione Valditara va colpito, come la Morte Nera. Lui si pone come la Morte Nera, non è difficile colpirlo». La Morte nera, in “Guerre stellari”, è la Stazione Orbitale da Battaglia DS-1, un’arma di distruzione di massa. Raimo si era già distinto in tivù, su La7, per un’altra interpretazione, grazie a cui è stato ingaggiato nella compagnia di Alleanza Verdi Sinistra (ma “sinistra” non è un aggettivo, si capisce): «Cosa bisogna fare coi neonazisti? Per me bisogna picchiarli».

Il conduttore David Parenzo si dissocia («è una provocazione, chiaramente...») ma il professore rilancia: «Io penso che sia giusto... No, non è una provocazione, per me bisogna picchiarli. Ha fatto bene...». Si sta parlando di Ilaria Salis (anche lei lanciata in politica da Avs), la quale invero ancora non è chiaro se a Budapest abbia preso parte al pestaggio dei militanti di estrema destra assieme alla “Banda del martello”, che non compone colonne sonore cinematografiche ma spacca il cranio a chi non le va. Ancora Raimo, sempre in quel giorno di gloria: «Io insegno a scuola... Penso che sia giusto».

 

 

Poi, un piccolo ripensamento: «No, non insegno a picchiare i neonazisti, ma...». Torniamo alla festa di Avs: «Dal punto di vista politico Valditara va colpito, perché è un bersaglio debole e riassume in sé tante delle debolezze di questo governo. Penso che vada fatta una manifestazione contro Valditara non per la scuola, ma contro Valditara: dentro alla sua ideologia c’è tutto il peggio. E se è vero che non è lui l’avversario», sottolinea Raimo, «lui è il fronte di quel palco del mondo che ci è avverso. Va colpito lì come si colpisce la Morte Nera...».

Questa la reazione del ministro: «Sono rimasto profondamente colpito dalla violenza delle parole usate contro di me in occasione della festa nazionale di Alleanza Verdi Sinistra. La polemica politica non può mai trascendere nei toni né usare frasi o espressioni minacciose e offensive». Raimo controreplica: «Valditara non mi nomina. Alla festa di Avs ho detto che le sue idee sono luride e pericolose, che la sua ideologia sulla scuola ha esiti cialtroneschi, vedi la bocciatura del liceo made in Italy (Valditara assicura che è una bufala, ndr). Ho detto anche che purtroppo quest’ideologia non è solo sua, ma di un blocco di potere. Ma lui», continua Raimo, «è un ministro debole e incompetente, va colpito come la Morte Nera.
Era chiaramente una metafora...». Ah, una metafora. I partiti di governo (il primo rappresentante è stato a Montecitorio il sottosegretario leghista Rossano Sasso) solidarizzano con Valditara.

Quelli di sinistra no, e il ministro lo fa notare: «Ho ricevuto minacce, o comunque dichiarazioni molto violente. Mi attenderei che anche alte cariche istituzionali anziché polemizzare sul regolamento del liceo del made in Italy manifestassero solidarietà a un ministro che è stato fatto oggetto di toni del tutto impropri». Ma ecco che Fratoianni, segretario-regista di Sinistra Italiana, si supera: «Contro Valditara non c’è stata alcuna minaccia, né fisica né di altra natura. Se è stata percepita così mi scuso». Già: la percezione. «Vorrei però sottolineare che quella frase richiama una grande saga cinematografica, una delle più importanti della storia per chi come me, lo ammetto, ama la fantascienza (ora tornano molte cose, ndr). Lo dico solo», ha concluso Fratoianni, «per evitare di trasformare in ridicolo una questione più seria, quella del controllo e della cura delle parole».

Il senatore forzista Maurizio Gasparri non ci sta: «È inutile che Fratoianni minimizzi. Quello che ha fatto Raimo è sconcertante. Una persona, che già è stata protagonista di episodi inquietanti, ha fatto minacce fisiche e anche spinte alle più estreme conseguenze durante la manifestazione del movimento di Fratoianni». Il quale, in coppia col “Verde” Angelo Bonelli, se la cava bene pure nella tragicommedia.

Che pathos quando l’ambientalista si commosse per la candidatura di Soumahoro (il Bonelli sperava anche in Obi-Wan Kenobi) : «Ho il piacere di annunciarvi che ha accettato di candidarsi con noi... Soumahoro»- voce rotta dall’emozione - «è un italo-ivoriano laureato in sociologia... Sono anche emozionato perché... Sono molto emozionato». Il Bonelli riparte, ma ha i lucciconi: «È un’attivista che da vent’anni difende gli invisibili... È uno scrittore che cerca di concettualizzare le sue lotte per coniugare azione e pensiero in un’ottica della giustizia sociale, in Italia, in Europa e a livello globale». Anche nello spazio. Che la forza sia con te, Bonelli...

 

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